Scrittrice francese (Montauban 1748 - Parigi 1793). Scrisse dapprima numerose opere drammatiche (Zamor et Myrza; Lucinde et Cardenio; Le mariage de Chérubin; L'homme généreux; Molière chez Ninon; Le philosophe corrigé, ecc.) che furono tutte rifiutate al teatro meno la prima, rappresentata nel 1789 col titolo L'esclavage des nègres. Si dedicò poi al romanzo sociale e nel racconto orientale Le prince philosophe (1789) cominciò a esporre le sue teorie sui diritti della donna. Pubblicò numerosi opuscoli sui problemi sociali, il più famoso dei quali è la Declaration des droits de la femme et de la citoyenne (1791). Seguì dapprima il movimento rivoluzionario ma, dopo che Luigi XVI fu messo in stato d'accusa, attaccò Robespierre che la fece ghigliottinare.