governese
s. m. (iron.) L’insieme delle formule ambigue nelle quali si articola il linguaggio di un governo.
• La minoranza, o le minoranze interne al Pd hanno deciso di tornare a fare politica. Continuare a dire solo «no, no» avrebbe significato consegnarsi a un ruolo di testimonianza, e molto probabilmente [Gianni] Cuperlo non sarebbe riuscito a ottenere l’unità della componente, dove giovani e meno giovani turchi hanno da tempo sposato la linea della lealtà al segretario. Tradotto in governese, appare molto probabile la riconferma come ministro di Andrea Orlando, leader dei turchi, a scapito di Guglielmo Epifani, bersaniano. (Nino Bertoloni Meli, Messaggero, 14 febbraio 2014, p. 6, Primo Piano).
- Derivato dal s. m. governo con l’aggiunta del suffisso -ese.