Gpa
(gpa), s. f. inv. Sigla di Gestazione per altri.
• Ne è stata fatta una anticipazione televisiva su Doc3 (Raitre) e arriva al Mix nella sua versione finale. «La mia famiglia è in cinque, io, la mia sorella, il mio fratello, la mia mamma e l’altra mia mamma», le parole di Joshua seguono le immagini di una bella sgambettata in tre in bicicletta per le vie di Milano. Le attese delle coppie al femminile, il desiderio di paternità di quelle al maschile che ricorrono alla Gpa, gestazione per altri. Il momento in cui un adulto si legittima ad essere genitore, incontra la disponibilità del partner, e inizia il percorso che farà nascere una vita: il documentario racconta con precisione e delicatezza le nuove famiglie. (Delia Vaccarello, Unità, 23 maggio 2011, p. 39) • In Italia, dove la Gpa è ora vietata, l’appello ha avuto un’eco forte e molte firme, da Dacia Maraini a Giuseppe Vacca. Scrivono le donne di Snoq: «Non possiamo accettare, solo perché la tecnica lo rende possibile, e in nome di presunti diritti individuali, che le donne tornino a essere oggetti a disposizione: non più del patriarca ma del mercato». (Silvia Neonato, Secolo XIX, 7 dicembre 2015, p. 1, Prima pagina) • «Ci sono Paesi come il Canada, l’Australia, la Gran Bretagna che chiamano “altruistica” la loro Gpa per fingere che sia un’alternativa a quella “commerciale”. In entrambi i casi le donne vengono retribuite con un salario per la gravidanza, solo che là si chiama “rimborso spese”. Ovunque le donne dicono che lavorano e che sono professionali nel non affezionarsi ai figli e cederli ai committenti» (Daniela Danna intervistata da Monica Ricci Sargentini, Corriere della sera, 2 marzo 2017, p. 9, Primo piano).
> gestazione di sostegno, gestazione per altri, gestazione sostitutiva.