ARANHA, Graça
Romanziere, filosofo ed esteta brasiliano, nato nello stato di Maranhão nel 1858 e morto il 26 gennaio 1931 a Rio de Janeiro. È certamente la figura più rappresentativa e più influente della moderna intelligenza del suo paese. Diplomatico, viaggiò molto e molto assimilò della cultura europea: e di questa esperienza, tornato in Brasile, si giovò per promuovere un vasto movimento di sprovincializzazione e rigenerazione dello spirito nazionale nella vita e nella letteratura.
Il suo primo romanzo, che è anche la sua opera principale, Chanaan, 1903, è una specie di epopea della matura coscienza etnica e sociale della gente brasiliana. In una cornice di descrizioni preziosissime della grandiosa natura tropicale, il romanzo narra la condizione umana delle diverse razze di emigranti che si fondono trovando una nuova e ferma unità nazionale e spirituale. Malasarte, 1910, scritto in francese, è un dramma imperniato su un personaggio popolare della mitologia carioca. Viagem maravilhosa, 1930, è anch'esso un romanzo d'idee, tessuto sulla tela di una storia d'amore. A estética da vida, 1921, raccoglie, infine, il suo credo filosofico ed estetico, panteistico e immanentista. Questo libro, di raro pregio stilistico, ha avuto singolare importanza nell'attuale corrente critica brasiliana.