GRAMINACEE (latino scient. Graminaceae)
Famiglia di piante Monocotiledoni, serie Glumiflore, caratterizzata dai fiori aclamidi, per lo più monoclini, raramente diclini; gli stami sono generalmente 3 (fig. 4), raramente 1-2 (fig. 6), 6 (fig. 8) e fino a 60; il carpello è unico con 2 stimmi, raramente 1 0 3, e contiene un solo ovulo; il frutto è una cariosside, raramente un achenio o una bacca; il seme ha copioso albume farinoso e porta anteriormente alla base l'embrione coperto solo dal pericarpo; embrione con cotiledone dilatato a guisa di scudo (scutello) con una cavità nel lato interno in cui sta la gemmula con la radichetta coperta da una cuffia (coleoriza). I fiori sono posti nelle ascelle di brattee speciali, disposte alternatamente ai lati dell'asse (rachilla) e formanti delle infiorescenze parziali (spighette) 1 pluri-flore, munite alla base per lo più di 2 (1-4) brattee sterili (glume: fig. 3); ogni fiore è accompagnato da due brattee, una inferiore (glumetta) e una superiore (palea) risultante dalla saldatura di 2 brattee, per cui si presenta bicarenata e bidentata all'apice; questa abbraccia il fiore ed è abbracciata dalla glumetta. Le glumette presentano da 1 a molti nervi longitudinali, dei quali spesso il mediano è prolungato in resta subulata (glumette aristate) apicale, dorsale, o nelle glumette bifide nel seno fra i due denti terminali, raramente tutti i nervi sono prolungati in reste; la resta talora è diritta, talora ginocchiata, con la porzione inferiore (colonna) intorta e la superiore (subula) diritta, talora con volute più o meno in spirale, o arcuatodivaricate, o senza resta (glumette mutiche). Nel lato esterno del fiore vi sono 2, raramente 3, piccole squamette (lodicole) interpretate da alcuni come rudimenti del perianzio, da altri come due bratteole situate sotto il fiore e che servono a favorire l'apertura del fiore stesso. Le spighette si riuniscono a formare infiorescenze varie, dalle spighe sottili con spighette solitarie, alle pannocchie ramosissime con grandissimo numero di spighette. Le pannocchie sono formate da rami semplici o ramificati, inseriti in semiverticilli alternati ai lati della rachide principale. In alcuni casi (Andropogonee) i rami primarî cessano di svilupparsi e terminano con una spighetta più o meno ridotta, e i rami secondarî sono sostituiti da una spighetta fertile formata di 2 fiori monoclini o di un fiore inferiore staminifero e uno superiore monoclino; si formano così false spighe formate di coppie di spighette, una sessile fertile e una pedicellata sterile. Le Graminacee sono erbe, frutici, arbusti o alberi con radici fascicolate (fig.1), con caule nodoso, con internodî spesso vuoti (culmo), a foglie munite di guaina e di lamina sessile o unita alla guaina per mezzo di breve picciuolo, munite nel punto di attacco alla guaina spesso di una appendice trasversale (ligula) membranosa o sostituita da una linea di peli (fig. 2). Le foglie nelle forme perenni si distinguono generalmente in caulinari e radicali: queste generalmente formano un germoglio sterile (innovazione) dal quale ha origine il caule dell'anno successivo. Costituiscono una delle più vaste famiglie e comprendono circa 250 generi e 4000 specie distinte in due sottofamiglie:
Sottofamiglia I: Panicoidee. - Spighette mature con rachilla, disarticolantisi sotto le glume e perciò staccantisi intiere con le glume dal loro pedicello, generalmente biflore, coi fiori differenti, il superiore monoclino, l'inferiore staminifero o neutro, rachilla mai prolungata oltre il fiore supremo. A questo gruppo appartengono le tribù: Maidee (Zea mays; Euchlaena mexicana), Andropogonee (Andropogon sorghum, A. nardus, A. schoenanthus; Saccharum officinarium), Zoisiee (Tragus racemosus); Panicee (Panicum miliaceum, P. sanguinale, P. crus-galli, P. maximum; Paspalum; Pennisetum).
Sottofam. II: Pooidee. - Spighette mature che si disarticolano sopra le glume per cui i fiori, cadendo, lasciano attaccate le glume all'infiorescenza: ogni spighetta contiene 10 più fiori generalmente omomorfi.
A questo gruppo appartengono le tribù: Arundinellee; Falaridee (phalaris canariensis; Anthoxanthum odoratum); Sporolobee; Agrostidee (Aristida; Stupa tenacissima; Milium; Phleum pratense; Alopecurus pratensis; Phippsia algida specie artica, circumpolare; Agrostis alba; Calamagrostis; Ammophila arenaria; Lagurus ovatus); Avenee (Holcus mollis; Aira; Deschampsia; Avena sativa, A. orientalis, A. fatua; Arrhenatherum elatius; Danthonia); Orizee (Zizania aquatica; Oryza sativa; Leersia oryzoides; Lygeum spartum); Festucee (Cortaderia Selloana; Ampelodesma tenax; Arundo donax; Phragmites vulgaris; Eragrostis abyssinica; Molinia; Briza; Koeleria; Melica; Dactylis glomerata; Poa pratensis; Glyceria fluitans; Festuca elatior; Bromus erectus); Cloridee (Cynodon dactylon; Eleusine coracana, E. indica; Buchlöe dactyloides); Ordee (Nardus stricta; Lolium perenne, L. temulentum, L. remotum; Agropyrum repens; Secale cereale; Triticum monococcum, T. sativum con numerose razze e varietà, T. polonicum; Hordeum sativum, H. spontaneum; Elymus arenarius); Bambusee (Phyllostachys; Arundinaria; Bambusa arundinacea, B. balcooa, B. tulda; Dendrocalamus; Melocanna bambusoiles con frutti carnosi a bacca, grossi come una mela, contenenti un seme privo di endosperma, viviparo).
La famiglia delle Graminacee è certamente una delle più utili del regno vegetale, per la molteplicità degli usi cui vengono adibite moltissime piante che vi appartengono; qui accenneremo sommariamente a qualcuna delle più importanti. In primo luogo, per l'alimentazione dell'uomo e degli animali, per la grande abbondanza di amido che si trova nell'albume delle granella, vengono adoperati i cereali le cui specie appartengono ai generi Triticum, Secale, Oryza, Hordeum, Panicum, Setaria, Avena, Eragrostis, Pennisetum, Zea, Sorghum, Eleusine, Digitaria, ai quali si possono aggiungere (utilizzati come succedanei nei tempi di carestia) Sporobolus, Ischaemum, Oxytenanthera, ecc.; le granella di varie specie di questi generi si prestano più o meno per la panificazione, o per altri preparati commestibili. Nell'alimentazione umana hanno anche grande importanza le Graminacee saccarifere: Saccharum, Sorghum, Bambusa; e da molte specie dei generi sopra ricordati si ricavano anche bevande alcooliche, specialmente da Hordeum, Oryza, Eleusine, Zea.
L'alimentazione del bestiame, oltre che con le granella già sopra ricordate, trova nelle Graminacee un campo vastissimo per i foraggi verdi, i quali formano indubbiamente uno dei principali fondamenti del fieno, costituito dalle Graminacee allo stato naturale, oppure coltivate. Per i fieni italiani sono da ricordare le specie dei generi Panicum, Poa, Festuca, Holcus, Avena, Trisetum, Arrhenatherum, Agrostis, Dactylis, Phalaris, Phleum, Anthoxantum, ecc., e nelle regioni tropicali specialmente i generi Panicum, Pennisetum, Andropogon, Melinis. Ma le Graminacee hanno anche importanza industriale. Con le radici di varie Andropogonee si fanno spazzole e pennelli; col legno delle Bambusee, di Arundo si fanno mobili e oggetti svariatissimi. Molte Graminacee (come i generi Stupa, Imperata, Pennisetum) possono dare, coi culmi e con le foglie, della cellulosa per la fabbricazione della carta, industria in cui è utilizzata anche la paglia dei cereali. Adatte alla fabbricazione di cordami, stuoie e arredi di vario genere sono alcune specie dei generi Stupa, Pennisetum, Ampelodesma. I fusti delle Arundo e Phyllostachys forniscono le canne per la pesca. Per la copertura delle capanne sono utilizzati, specie nelle regioni tropicali, i culmi e le foglie di Andropogonee, Arundiriee e Ordee. Nelle regioni marittime del Mediterraneo varie graminacee sono utilizzate come frangivento, specialmente il Saccharum spontaneum; mentre le specie dotate di stoloni sono adibite alla fissazione delle dune (specialmente i generi Agropyrum, Sporobolus, Eleusine, Ammophila, Desmostachys, ecc.). Le Bambusee e le Arundinee sono utilizzate a fare le siepi vive e morte e molte sono pure utilizzate nel giardinaggio, con numerose specie presentanti le foglie screziate di bianco. I culmi e le foglie di tutte le Graminacee, specie la paglia delle Ordee coltivate, sono utili per la lettiera del bestiame. L'industria dei cappelli di paglia si serve dei culmi di uno speciale Triticum coltivato a questo scopo. La fabbricazione delle granate o scope utilizza le infiorescenze di Sorghum e le foglie di Ampelodesma; quella dei sigari le foglie della Molinia. Anche nella profumeria le Graminacee trovano applicazione, per l'olio essenziale contenuto in talune specie di Cymbopogon (C. citratus, C. nardus, C. flexuosus) e Vetiveria (V. zizantroides). In medicina, oltre a utilizzare la farina di varî cereali, specialmente Oryza, Avena, Triticum, si usano per decotti i rizomi di alcune specie dei generi Agropyrum e Cynodon. Perché contengono un glucoside cianogenetico, talune specie dei generi Sorghum e Bromus possono originare avvelenamenti nell'uomo e nel bestiame.