GRAMMICHELE (A. T., 27-28-29)
Città della provincia di Catania. E caratteristica per la forma poligonale, con una grande piazza centrale esagona, da cui si dipartono a raggiera le vie principali, che terminano in altre piazze marginali. La forma regolare ne attesta l'origine recente. Distrutta infatti da un terremoto Occhialà (1693), del cui titolo si fregiava Carlo Carafa Branciforti, principe di Butera (è dubbio che questa fosse nel luogo dell'antica Echetla), dal medesimo signore fu poco dopo promossa la costruzione, a 2 km. dal centro distrutto, del nuovo paese, sopra un ameno altipiano, a 521 m. s. m. Ivi, nella piazza centrale anzidetta, è interessante ora quasi soltanto il duomo, del sec. XVIII. Nel comune (30,95 kmq.) coltivato a cereali e viti, la popolazione censita nel 1921 fu di 24.767 ab. (di cui 23.169 nella città) e pareva in notevole progresso: era infatti di 8438 ab. nel 1831, quando ne fu fatta la prima numerazione, e si era già più che raddoppiata nel 1911 (17.463). Invece secondo il censimento del 1931 gli ab. sono 13.098.