GRANAIO (dal lat. granarium; fr. grange o grenier; sp. granero; ted. Speicher, Scheune; ingl. barn)
Ambiente dove si conserva il grano o in genere i cereali. Qui si tratterà solo del granaio dal punto di vista etnologico; per l'architettura delle installazioni moderne v. magazzino; silo. Per le forme di cultura più primitive non si può parlare di granai nel senso proprio, ma si potranno considerare come equivalenti tutti gli ambienti nei quali vengono conservati gli alimenti in genere. Fra le popolazioni che vivono della raccolta di prodotti spontanei varî e abbondanti manca ogni forma di previdenza: la relativa facilità di procacciarsi il cibo (radici, semi, frutti) non ha fatto sentire il bisogno di immagazzinarne una certa quantità. Tale uso, invece, è sorto dove la possibilità di procurarsi i prodotti alimentari era più scarsa o avveniva a intervalli di tempo (passaggio periodico degli animali da caccia, stagioni che interrompono la raccolta), ed è stato influenzato notevolmente dalla qualità dei prodotti, che permettono una maggiore o minore conservazione. Una delle prime forme di immagazzinamento deve essere sorta perciò fra i cacciatori e pescatori delle zone artiche o sub-artiche, impossibilitati per lunghi periodi a procurarsi gli alimenti, e facilitati nella conservazione di questi da particolari condizioni climatiche. Così i Camciadali, gli Ainu, le popolazioni dell'Amur, i Lapponi conservano i prodotti della caccia e della pesca in capanne di tronchi d'albero, poggiate su alti pali. Alcune popolazioni nomadi dell'America Settentrionale che ritornano periodicamente allo stesso posto, vi lasciano, partendo, provviste di carne e di pesce affumicato e seccato durante l'estate, nascoste sotto cumuli di pietre o avvolte in pelli e sospese ai rami degli alberi più alti.
Solo col sorgere dell'agricoltura e col formarsi di sedi stabili i prodotti immagazzinati all'epoca della raccolta vengono poi consumati gradatamente e si può quindi parlare di veri granai di riserva. Le forme e le caratteristiche di questi dipendono specie dalle qualità delle derrate da conservare e dall'ambiente geografico: le pareti di paglia o di legno fornite di aperture permettono l'aerazione, il basamento su pali preserva dall'umidità, dagli animali, ecc. Passando a osservare la posizione del granaio dovremmo considerare dapprima il caso che esso sia costituito semplicemente da recipienti collocati nell'abitazione. Sono canestri a intrecciatura più o meno serrata o vasi di argilla di forme svariatissime, che vengono tenuti a terra nell'interno dell'abitazione (Oceania, Cina, Guinea, territorio dei Haussa) o su una piattaforma centrale o addossata alla parete (Baluba, Bakoto, Mandè del Sudan, Irochesi dell'America del Nord). Caratteristici dei Baila (Rhodesia Settentrionale) sono dei recipienti di argilla stretti e molto alti, incastrati nella parete interna, che formanti quasi un tutto con questa. Oppure i recipienti sono messi esternamente sotto l'abitazione se questa è su pali (Nuova Zelanda) o sulle terrazze che ne formano il tetto (Pueblos, Iran). Infine i granai, quando siano destinati a conservare quantità piuttosto grandi di prodotto, possono essere costruiti esternamente alle abitazioni, o presso di queste, oppure raggruppati, tutti quelli di un villaggio, intorno a uno spiazzo apposito e circondato da palizzata (Ovambo, Messico). Questi magazzini esterni sono in parte sviluppi dei recipienti nei quali vengono conservate le provvigioni e dei quali imitano le forme, o sono costruiti sul tipo dell'abitazione; talvolta, anzi, questa s'è trasformata mentre il magazzino ha conservato la sua forma originale.
Considerando la diffusione delle diverse forme si osserva che nell'Oceania è generalmente in uso il recipiente; altrimenti (Malesia, vari luoghi della Melanesia) le provviste vengono conservate in piccole capanne della stessa forma dell'abitazione, su pali, con pareti di paglia. Questo tipo, del resto, è forse il più diffuso: lo troviamo infatti nell'America Meridionale fra Chiriguano, Chané e Chacobo per la conservazione del mais, con tetto di paglia a due spioventi e con una scala esterna, fatta di un tronco d'albero scavato; nell'America Settentrionale fra le tribù del Golfo. Nell'Africa il tipo di magazzino su pali è generalmente a cesto, fatto cioè a intrecciatura serrata con tetto di paglia; lo troviamo in tutto il Sudan meridionale e occidentale, nel territorio dei Bantu e fra i Niloti. Fra i Haussa, questi grandi cesti hanno un'ossatura di legno; fra i Bakongo, i Bushongo, i Dinca, gli Scilluk, sono cilindrici, fra gli Ovambo hanno la forma di grandi bottiglie con tetto conico di paglia. Granai a cesto si incontrano anche nell'America Settentrionale fra alcune popolazioni della Virginia, fra gli Apache e Tarahumare. Talvolta (Caddo, Muscoghi), i magazzini di paglia vengono spalmati esternamente di argilla. I Messicani avevano, per conservare i cereali, grandi urne di argilla coperte da un tetto di paglia a spioventi. Nell'Africa, fra i Barotse, nella Rhodesia occidentale, fra i Saracole, i Songhai, i Haussa, il granaio di argilla ha la forma di bottiglia; nelle pronncie nord-orientali (Kordofan, Uadai) è cilindrico-conico (guga) o cupoliforme, spesso fornito di un tetto di paglia. Fra i Gurunsi, in cima alle torri che fan parte della loro caratteristica abitazione a castello, vengono poste delle urne di argilla per la conservazione degli alimenti. Proprî dell'Africa (Rhodesia, Okavango, Batauana, Mandè, Libia) sono pure i granai a torre isolati, costruiti, sia di rami intrecciati, sia d'argilla, che raggiungono talvolta dimensioni considerevoli.
In contrapposto a queste forme di magazzini sopraelevati, si incontrano, diffusi un po' dovunque nei territorî aridi, i magazzini interrati o silos. Nel Sudan occidentale e settentrionale, fra Arabi, Berberi, Danachili, Somali e Galla e fra i Cafri sono fosse a forma di bottiglia o d'imbuto; così pure nell'India, nella Georgia e fra i Kirghisi, i quali le rivestono internamente di tavole. Gl'Indiani delle praterie dell'America Settentrionale le spalmavano di argilla.
Quasi tutte le forme fin qui considerate si ritrovano anche in Europa. Nelle regioni meridionali, in Italia, nella Serbia, nella Grecia, le riserve sono tenute in recipienti nell'abitazione. Talvolta (Norvegia, Olanda, parte del territorio alpino, Russia settentrionale) è adibita a magazzini una parte dell'abitazione stessa o la soffitta o il pianterreno. In tutta l'Europa meridionale s'incontrano pure granai a forma di grandi cesti tondi o semicircolari con tetto conico di paglia, poggiati su pali. Nell'Ungheria predomina il granaio a cesto rotondo, spalmato di argilla, che ha dato origine al tipo a cupola di sola argilla della Slavonia e della Slesia.
Nel territorio alpino a maggior produzione granaria, nella Spagna e nella Scandinavia, nella Russia meridionale, il granaio è costituito da vere e proprie capanne quadrangolari di tavole, sollevate su pali, con tetto di scandole a spioventi. Sono usate per conservare non solo i prodotti alimentari ma anche per riporvi oggetti, abiti, ecc.: anzi, nella Spagna e nell'Europa settentrionale, dormono in esse i giovani sposi. Nella Svizzera occidentale e nelle Asturie è stato sostituito al sostegno di pali un basamento in pietra.
Anche i silos, dall'Africa, si sono diffusi in tutto il territorio mediterraneo, nonché in Russia, in Romania, nell'Ungheria, nella Germania del nord, in Francia, rivestiti internamente di argilla o di cemento e forniti di aperture per l'aerazione.
Bibl.: v. abitazione.