MURAGLIA, Grande
È un lungo muraglione che chiude a settentrione la Cina, e che, a differenza di quanto comunemente si crede, non fu costruito d'un solo tratto, ma sorse per la coordinazione di singoli baluardi, già esistenti ed edificati da più sovrani cinesi a scopo di difesa contro le incursioni del più feroce popolo asiatico, gli Hsiung-nu, remoti antenati dei Turchi.
Secondo l'ordinamento agrario della Cina feudale, per difendere i campi coltivati dalle incursioni dei briganti, si pensò di costruire muraglioni che circuissero gli stati e fossero baluardi in caso di pericolo. Lo stato di Ts'i (che fa parte dell'attuale Shan-tung) aveva costruito nel 349 a. C. un siffatto baluardo, che, allungandosi per 600 km. a O. del monte T'ai shan, giungeva fino al mare. Così lo stato di Wei (parte dell'attuale provincia di Shen-si) aveva costruito un muraglione, nel 367 a. C., il quale, seguendo la riva orientale del fiume Lo, andava verso N. fino alla città di Yen-an, nel Shen-si. Così pure lo stato di Han, compreso nell'attuale Ho-nan, lo stato di Ye (pure nel Ho-nan), lo stato di Chao, nel 369 a. C., e in anni successivi, ebbero baluardi che ne difendevano i confini. Il primo imperatore della dinastia Ts'in, che affermò l'unità dell'impero cinese, per difendere l'impero dagli Hsiung-nu e dagli Hu, fece costruire nel 246 a. C. la Grande Muraglia, la quale per circa seimila km., traendo vantaggio dai monti, dalle vallate, dai dirupi, dai valichi, difendeva l'impero. Quest'opera fu più volte restaurata dagl'imperatori successivi, e modificata secondo il bisogno, nel 213 a. C. e poi nel 423 d. C., nel 447, nel 552, ecc. La Grande Muraglia aveva in origine un posto di guardia ogni 6 km. Venne poi fabbricato nell'interno della Muraglia un doppio muro per rafforzarla; furono costruiti numerosi borghi e villaggi murati, nelle terre disabitate che essa attraversava. Gli storici cinesi ricordano ancora importanti lavori compiuti da centinaia di migliaia di operai, nel 595 d. C., nel 608 d. C., ecc.
Nello stato attuale essa è ancora abbastanza ben conservata, eccetto verso O., dove è scomparsa in alcuni tratti, soprattutto in quelli nei quali essa era formata dalla terra gialla (loess) piuttosto friabile. La sua altezza varia dai 5 ai 10 m. Verso E. i mattoni murati con i quali è costruita hanno meglio resistito. In questo ultimo tratto ha circa 7 m. di spessore alla base e più di 4 m. al vertice. Sono state distinte due parti nella Grande Muraglia: la prima chiamata pien ch'eng (muro di frontiera), dal Golfo di Chih-li fino a O. del Kan-su; la seconda chiamata ch'ang ch'eng (le lunghe mura), ovvero wan-li ch'eng (la muraglia dei diecimila li; un li = 600 metri circa) che circonda la frontiera NO. del Chih-li e segue la catena dei monti che divide questa provincia dallo Shan-si.
La Grande Muraglia non ha più avuto alcuna importanza militare durante l'ultima dinastia manciù, e attualmente durante la repubblica. Sembra però conservare un certo significato geografico, essendo stata recentemente (1933) nominata più volte come un parziale confine possibile tra la repubblica cinese e il nuovo stato sorto in Manciuria sotto l'influenza giapponese (Man-chu kwo). I punti di passaggio piu̇ importanti attraverso la grande Muraglia, custoditi da guarnigioni militari, sono: il Passo di Shan-hai kwan all'estremità orientale, il passo di Kalgan (Changchiu-kow) a NO. del Ho-pei (Chih-li); il passo di Yen-men a N. dello Shan-si, e il passo di Kia-yu all'estremità O.
Bibl.: Mémoires concernant les Chinois, III; H. Cordier, Hist. gén. de la Chine, Parigi 1920, I, pagina 206; C. Puini, I muraglioni della Cina, in Riv. geog. italiana, XXII (1915).