GRANDI LAGHI
(XVII, p. 718)
I G.L. sono andati configurandosi nel tempo come elemento di polarizzazione demografica, industriale e urbana grazie a una serie di fattori, quali l'influsso temperante esercitato dalla loro cospicua massa d'acqua sulle condizioni climatiche (che ha favorito, fra l'altro, lo sviluppo delle attività agricole, come le colture orticole e i frutteti); le possibilità di trasporto e di relazioni offerte da un complesso sistema di canali (il cui completamento, dopo le realizzazioni del secolo scorso, è avvenuto nel 1959 con l'apertura del canale San Lorenzo) e la vicinanza di giacimenti di ferro (Lago Superiore) e carboniferi (bacini localizzati fra Appalachi e Mississippi), oltre che di petrolio e di altri minerali (quali lo zinco).
Lungo le loro sponde sono oggi insediati circa 40 milioni di abitanti, che costituiscono rispettivamente il 13% e il 32% della popolazione statunitense e canadese. Qui si estendono alcune fra le più importanti città e aree metropolitane degli Stati Uniti, quali l'area metropolitana di Chicago, con 8.116.000 ab. al 1987, quella di Detroit (4.601.000 ab.), di Cleveland (2.766.000 ab.), Buffalo (1.182.000 ab.) e Milwaukee (1.552.000 ab.). A esse va aggiunto l'agglomerato urbano di Toronto (3.501.600 ab. al 1987), in Canada. Questi centri, come pure città di minor dimensione che si affacciano sui G.L. (Duluth, Toledo, Erie, Gary, Windsor, Hamilton), sono stati la sede di un poderoso processo d'industrializzazione che, imperniato sulle attività siderurgiche e metallurgiche, ha assunto una marcata specializzazione nel campo automobilistico.
Tale settore è dominato dalla presenza delle tre grandi società (le Big Three), i cui apparati direzionali sono ubicati a Detroit: la Ford, fondata nel 1903, che ha impostato l'attività produttiva sulla concentrazione territoriale delle fasi del ciclo di fabbricazione in unità di grandi dimensioni; la General Motors, nata nel 1908, che ha adottato un modello decentrato di localizzazione degli impianti, oltre che delle funzioni manageriali; la Chrysler, costituita nel 1925, che, soprattutto con una politica di acquisizione di imprese già operanti nell'area di Detroit, ha legato le sue vicende a quelle della città stessa.
L'industria automobilistica dei G.L. svolge d'altra parte un ruolo di primo piano, pur se attenuato negli ultimi decenni, a scala nazionale: gli stati rivieraschi del Michigan, Ohio, Illinois, Indiana e Wisconsin detengono oltre i tre quinti dell'occupazione statunitense nel settore (e oltre la metà della produzione), l'Ontario sud-occidentale concentra oltre i quattro quinti dell'occupazione canadese relativa all'assemblaggio di autoveicoli e oltre i nove decimi di quella riguardante la produzione di parti e componenti per l'industria automobilistica.
L'importanza economica dei G.L. è poi sottolineata dall'entità del traffico che si svolge lungo di essi e lungo i canali intercomunicanti (complessivamente il più vasto sistema di trasporto su acqua dolce del mondo): nel 1986 si è registrato un flusso di circa 40 milioni di t di merci sulla via marittima del San Lorenzo e di circa 60 milioni di t alle chiuse di Sault S.te Marie.
In relazione ai processi di addensamento demografico e produttivo che hanno investito le sponde dei G.L. si pone il problema dell'inquinamento delle loro acque, cui non sono tuttavia estranee le attività agricole e di allevamento svolte nell'entroterra. Venuto alla ribalta negli anni Sessanta, esso si è rivelato di particolare gravità nel caso del Lago Erie: è stato calcolato che questo lago riceveva quantitativi di fosfati, provenienti in massima parte da prodotti detergenti, nella misura di circa 9 t al giorno (3,5 t dall'area di Detroit), oltre che la maggior parte del nitrato impiegato come fertilizzante azotato inorganico sui circa 80.000 km2 delle aziende agricole comprese nel suo bacino. Di qui un'iperfertilizzazione delle acque, con la conseguente crescita di una massa enorme di alghe, e notevoli cambiamenti nella vita acquatica. Varie iniziative adottate (come quelle riguardanti il divieto d'impiego di fosfati nei prodotti detergenti e il controllo della discarica dei rifiuti tossici) hanno permesso di conseguire un miglioramento della situazione: ciononostante la International Joint Commission (organismo formato dai rappresentanti degli Stati Uniti e del Canada) in anni recenti ha constatato che nei G.L. sono presenti circa trecento composti chimici, di cui molti potenzialmente dannosi per l'uomo.
A fattori naturali sono invece dovuti i fenomeni erosivi della fascia costiera che vengono messi in rapporto all'innalzamento del livello delle acque: ciò sarebbe dovuto ad anomalie climatiche intervenute negli ultimi decenni, caratterizzati da precipitazioni più abbondanti della media e da temperature meno elevate, con conseguente rallentamento dell'evaporazione.
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