OLEG, granduca di Kiev
Fondatore del regno russo sul Dnepr, vissuto verso la metà del sec. IX e il principio del X. Fu uno dei capi degli eserciti vareghi, che erano affluiti in grande numero in Russia nel sec. IX. Verso l'880 O., a capo d'un esercito varego penetrò da Novgorod nella regione del fiume Dnepr, s'impadronì di Smolensk, e poi discese lungo il corso del Dnepr fino a Kiev e ne fece la sua capitale. Dopo essersi affermato a Kiev, O. cominciò a sottomettere le popolazioni slave circostanti, che erano stanziate a occidente, a nord e a oriente di Kiev. Quindi si volse verso sud e, seguendo il corso del Dnepr, giunse al Mar Nero.
Nel 907 intraprese una spedizione a Costantinopoli, a capo d'una grande flotta. I Greci furono costretti a concludere un accordo commerciale (confermato nel 911) a vantaggio di O., accordo che costituisce il primo riconoscimento ufficiale del regno slavo-russo da parte di Bisanzio. Ai Russi fu concesso di esercitare il commercio a Costantinopoli, a condizioni particolarmente vantaggiose. Subito dopo O. morì (911).
La personalità di O., che esercitò un grande fascino sui suoi contemporanei, ha dato origine a molte leggende e narrazioni popolari, che hanno avuto il loro riflesso tanto nelle saghe scandinave quanto negli annali russi.
Bibl.: S. M. Solov'ev, Istorija Rossii, I, 1851; M. S. Gruševskij, Istorija Ukraini-Rusi, I, Leopoli 1904; A. I. Ljašenko, Letopisnye skazanija o smerti Olega Veščego (Cronache della morte di O.), in Izvestija otdelenija russkago jazyka i slovesnosti Akademii nauk (Comunicazioni della sezione per lingua e lett. russa dell'Acc. delle scienze), 1924.