grasso
. - Nel senso proprio di " pingue ", come predicativo, in Fiore XLVIII 1 Non ti meravigliar s'i' non son grasso, / Amico, né vermiglio com'i' soglio; anche, ma in contesto figurato, in Pd XVI 114 si fanno grassi stando a consistoro, dove D. si riferisce alle famiglie dei Visdomini e dei Tosinghi che, come dice il nome della prima, avevano il diritto di amministrare la diocesi nei periodi di vacanza del vescovo: " quia tunc vivunt pinguiter expensis episcopatus " (Benvenuto).
Il valore è chiaramente traslato in If IX 82 Dal volto rimovea quell'aere grasso, " spesso ", " denso di caligine "; Benvenuto chiosava " fumum tenebrosum ", e il Buti " oscuro ".
È sostantivato in Pd II 77, nella spiegazione della causa delle macchie lunari (v.), dove fa parte di un esempio ricavato dal corpo umano: sì come comparte / lo grasso e 'l magro un corpo, in un'ipotesi che Beatrice formula per poi confutarla e aprire la via alla verità. L'opinione (ricusata) era stata espressa da D. in Cv II XIII 9.