GRAU
Sigla (Gruppo Romano Architetti Urbanisti) di un gruppo di architetti composto da A. Anselmi, P. Chiatante, G. Colucci, A. Di Noto, P. Eroli, F. Genovese, R. Mariotti, M. Martini, G. Milani, F. Montuori, P. Nicolosi, G. Patrizi, F. Pierluisi, C. Placidi, e formatosi nella prima metà degli anni Sessanta attorno ai temi della polemica antiaccademica nella facoltà di Architettura dell'università di Roma. Presto si distingue nel panorama architettonico per un'attenzione originale ai temi della struttura della forma e delle leggi aggregative fra gli elementi che la costituiscono, in contrapposizione alle tendenze funzionaliste o pseudourbanistiche all'epoca prevalenti.
Tra il 1964 e il 1975 il GRAU partecipa a importanti concorsi nazionali e internazionali con progetti che precisano i contorni della sperimentazione linguistica; contemporaneamente vengono realizzate, su committenza pubblica e privata, opere significative, in quanto concreta applicazione del pensiero architettonico del Gruppo. Il fondamento di questa esperienza innovativa risiede nella ricomposizione della frattura operata dalle avanguardie del Movimento Moderno nei confronti della storia e della natura: storia che sarà intesa come sequenza non cronologica delle immagini artistiche, mai assunta come indiscriminato catalogo di forme; natura che verrà indagata come il luogo in cui sono scritti i valori dell'architettura e delle sue stratificazioni temporali.
Nel 1979, con progetti individuali, diversi componenti del Gruppo partecipano al concorso per la sistemazione delle Halles a Parigi e nel 1980 il GRAU viene invitato a partecipare con la realizzazione di una facciata e un suo spazio espositivo alla ''Strada Novissima'', Prima Biennale di Architettura di Venezia. L'esposizione antologica delle opere, cui seguirà la mostra alla Columbia University a New York, servirà a documentare il lavoro del Gruppo a un più vasto pubblico e segnerà una svolta per i componenti del GRAU. Dopo il 1980 infatti, consolidata la comune matrice culturale, si preciseranno via via gli indirizzi figurativi dei singoli componenti; il lavoro proseguirà per alcuni mantenendo costante la presenza nel Gruppo, per altri invece in forma dichiaratamente individuale. Vedi tav. f.t.
Bibl.: Controspazio, 8 (1972) e 1-2 (1979); P. Portoghesi, Dopo l'architettura moderna, Bari 1980; GRAU, Isti mirant stella, Roma 1981; H. Klotz, Rom Neues Bauen, Verona 1987; M. Pisani, Dialogo con P. Portoghesi, Roma 1989.