gravitate
In Vn XL 1-2 D. parla di alcuni peregrini che passavano per la cittade ove... morio la gentilissima donna. Li quali... andavano… molto pensosi; ond'io... dissi fra me medesimo: " Questi peregrini... non credo che anche udissero parlare di questa donna, e non ne sanno neente... ", supponendo che fossero pensosi per qualche loro motivo. Sicché, nel sonetto che segue, chiede loro: venite voi da sì lontana gente / ... che non piangete quando voi passate per lo suo mezzo la città dolente, / come quelle persone che neente / par che 'ntendesser la sua gravitate? (§ 9 8). Il termine indica dunque lo stato di " grave afflizione ", " prostrazione " (Contini, in Letteratura italiana delle origini, Firenze 1970, 333), in cui la città è immersa per la morte di Beatrice.
In VE II VII 6 g. è in un elenco di parole che hanno una certa asperitatem... aspirationis. V. VOCABOLI, teoria dei.