GRAZ (A. T., 56-57)
Città capoluogo della Stiria, in Austria, con 152.736 ab. (1923), la più popolosa della repubblica austriaca, dopo Vienna. Situata sulla Mur, a 365 m. s. m., allo sbocco di questo fiume dalle Alpi Stiriane, in una conca alluvionale assai fertile (Grazer Feld), essa ha un clima privilegiato per le calme d'aria, dovute alla difesa dai venti settentrionali, per l'uniformità delle temperature (media del gennaio −2°,2; del luglio 19°,9), per le precipitazioni annue (902 mm.), con massimo estivo e primaverile e minimo invernale. Sopra i colli che circondano il Grazer Feld si stende la ricca flora boschiva subalpina, mentre la piana, larga 6 km., è verdeggiante di campi a frumento e mais (più del 50% dell'area), e ospita una fitta popolazione (oltre 100 ab. per kmq.).
L'importanza della città dipende specie dalla sua situazione geografica, all'incrocio delle vie naturali fra il nord alpino e il sud pannonico, e che portano alla Stiria montana, all'Ungheria, alla Croazia.
Insediata sopra un antico centro d'origine romana, ai piedi d'un rilievo isolato (Schlossberg, m. 471), nella storia la città compare solo nel 1129 come un Grätz bavarico, al confine con gli Slavi; ma il suo sviluppo si deve soprattutto agli Asburgo, specie quando la città divenne il mercato di smistamento delle merci provenienti sia dall'Italia per Villacco, sia dall'Oriente attraverso il porto di Trieste. È infatti durante il secolo XVIII che ha inizio il suo sviluppo, il quale andò rapidamente crescendo nella seconda metà del secolo XIX, quando con la ferrovia la città fu unita a Vienna, a Trieste (1854) e a Budapest (1873).
Fra il rilievo dello Schlossberg (antica residenza di margravî di Stiria, fortificata nel sec. XV) e il corso della Mur si addossa la primitiva città, con vie strette e irregolari, col duomo gotico (1449-1461), unita con 7 ponti alla parte più moderna, sulla riva destra del fiume e a sud del nucleo originario. Attorno a queste parti che, fino al tempo di Giuseppe II, erano circondate da mura, si stende la città attuale, con ampie strade rettilinee, larghe piazze ed estesi parchi; essa si prolunga sui colli orientali in una serie di sobborghi e di ville, circondate da giardini; mentre a occidente e a mezzogiorno delle due stazioni si stende la città industriale con numerosi cotonifici, officine meccaniche, cartiere e concerie. Graz è sede di un antico vescovado, di una celebre università, fondata nel 1588, con oltre 2000 studenti, e della scuola superiore di studî tecnici, costituita nel 1827. Città tedesca, di studî e di industrie (0,8% di Sloveni), essa è anche sede preferita dai funzionarî in ritiro e dai benestanti, per il suo clima e i suoi ridenti dintorni. Numerosi sobborghi e centri agricoli si stendono ai piedi dei colli che circondano la città, mentre nelle zone pianeggianti vi sono numerose borgate industriali, fra le quali Puntigam, celebre per la sua fabbrica di birra, e a 12 km. a SO. della città, Tobelbad, con bagni termali ferruginosi assai rinomati (25°-28°).
Monumenti. - Non vi sono monumenti medievali molto importanti a Graz; solo il Rinascimento e il Barocco vi hanno lasciato vestigia notevoli. Il palazzo del governo (Landhaits; 1556-1563) ha una bella corte a colonnato con un pozzo originale del 1589. La serie degli edifici religiosi barocchi s'inizia col mausoleo eretto da Pietro de Pomis per l'imperatore Ferdinando Il; poi vennero rinnovate quasi tutte le chiese antiche e ne furonu fabbricate molte nuove. Tra i palazzi appartenenti al primo Barocco e sorti prima del periodo aureo del barocco viennese, vanno ricordati quelli Herberstein, Goess, Welsersheimb, Attems. Il sec. XIX, con la demolizione delle fortificazioni convertite abilmente in giardini, ha cambiato sostanzialmente l'aspetto della città.
Storia. - Graz è città dal 1281. Dal 1379 fino al 1439 e dal 1564 fino al 1619 fu capitale dell'Austria Interiore asburghese, e fino al sec. XVIII sede di una propria amministrazione centrale e di uno speciale consiglio di guerra. Durante il periodo napoleonico, nel 1797 e nel 1805 fu assediata, e nel 1809 minacciata dai Francesi. Più tardi favorita dall'arciduca Giovanni, fratello dell'imperatore Francesco, fondatore nel 1811 del Museo (Landes-museum) Joanneum.
Bibl.: F. Ilwof e K. F. Peters, Graz, Geschichte und Topographie der Stadt und ihrer Umgebung, Graz 1875; Gsell-Fels, Graz und seine Ungebung, 3ª ed., Lipsia 1898; G. A. Lukas, Die Stadt Graz in ihren geographischen Beziehungen, in Mitt. d. Geogr. Gesell. Wien, 1909; F. Popelka e W. Semetkowski, Das Grazer Stadtbild, Vienna 19234; W. Semetowski, Graz, Ein Führer, Graz 1924; F. Popelka, Geschichte der Stadt Graz, I, Graz 1928; N. Krebs, Die Ostalpen und das heutige Österreich, Stoccarda 1928; J. Sölch, Das Grazer Hügelland, in Sitz. Ber. Wiener Akad., 1931.