DELEDDA, Grazia (XII, p. 519)
Scrittrice, morta a Roma il 15 agosto 1936. Era nata a Nuoro il 27 settembre 1871.
Singolare fortuna ha avuto, negli ultimi anni, l'opera della D., non tanto per la pubblicazione postuma di un bel romanzo autobiografico, Cosima (Milano 1937), o per la riedizione dei migliori suoi Romanzi e novelle (I, ivi 1941; II, ivi 1945), quanto per un rinnovato interesse della critica al problema e ai modi della sua arte. I quali, anziché esaurirsi nell'ambito della narrativa regionale, sembrano partecipare di quel più vasto atteggiamento della sensibilità e del gusto inteso comunemente col nome di "decadentismo", trovando la loro ragion d'essere, e il loro valore espressivo, proprio in codesto oscillare o trapassare dal verismo al simbolismo.
Bibl.: A. Bocelli, in Nuova Antologia, 16 gennaio 1934, 1° settembre 1936, 1° agosto 1937; id., Fortuna della D., in Ulisse, n. 3, novembre 1947; F. Bruno, G. D., Salerno 1935; A. Momigliano, Storia della letteratura ital., Messina-Milano 1936, pp. 636-44; id., in Corriere della sera, 8 dicembre 1937, 4 gennaio 1938 (con lettere della D.), 15 giugno 1946; L. Falchi, L'opera di G. D. (con lettere inedite), Milano 1937; G. Dessi, in L'Orto, Roma, gennaio 1938; F. De Michelis, G. D. e il decadentismo (con ampia bibl.), Firenze 1938; N. Zoja, G. D., 2ª ed., Milano 1939; B. Croce, La letteratura della nuova Italia, VI, Bari 1940, pp. 317-26; E. Cecchi, prefaz. a Romanzi e novelle, ed. cit.; P. Pancrazi, Scrittori d'oggi, Bari 1946, I, pp. 68-76; III, pp. 49-55; N. Sapegno, in Rassegna di cultura e vita scolastica, I, n. 3, 31 marzo 1947; G. Titta Rosa, Secondo Ottocento, Milano 1947, pp. 179-84; F. Flora, in La Rassegna d'Italia, gennaio 1948. Cfr. anche R. Branca, Bibliografia deleddiana, Milano 1938.