Ascoli, Graziadio Isaia
Linguista (Gorizia 1829 - Milano 1907). Proveniente da una ricca famiglia israelita, studiò da autodidatta coltivando inizialmente i più svariati campi della glottologia per poi restringere le sue ricerche ai problemi di linguistica e soprattutto di fonetica indoeuropea. È considerato il fondatore, in Italia, della linguistica comparata, disciplina che a partire dal 1861 insegnò presso l’Accademia scientifico-letteraria di Milano. A lui si deve la prima classificazione scientifica dei dialetti italiani. Nel 1873 fondò la rivista «Archivio glottologico italiano», che diresse fino al 1901. Nel primo volume dell’«Archivio» pubblicò il Proemio, nel quale prendeva posizione contro la soluzione manzoniana della «questione della lingua», e i Saggi ladini sull’origine e l’unità dei dialetti ladini della Svizzera e dell’Italia. Del 1887 sono le Lettere glottologiche in cui esponeva la sua «dottrina del sostrato» come causa dei mutamenti linguistici e difendeva una visione storicamente orientata delle leggi linguistiche, inaugurando così una tradizione storicistica rimasta sempre dominante nella glottologia italiana. Senatore (1889), più volte membro del Consiglio superiore della pubblica istruzione, fu socio delle principali accademie nazionali e internazionali. Nel 1902 lasciò definitivamente l’insegnamento, pur continuando a occuparsi dei propri studi.