Grecia
M. dedica notevole attenzione alla storia della G. antica. Sono oggetto del suo interesse le vicende costituzionali di Sparta (→) e di Atene (→), con particolari riferimenti alle figure esemplari di Nabide (→) e di Teseo (→). Un certo rilievo hanno poi alcuni protagonisti dei conflitti nel corso dei quali si consumò la dissoluzione della polis, quali Epaminonda (→) e Filippo II (→). Ad Alessandro Magno (→ Alessandro Magno e i diadochi), di cui sono numerose le menzioni specifiche, è intitolato un capitolo del Principe. Inseriti quasi sempre in importanti argomentazioni teoriche, i richiami alle lotte degli Stati ellenistici fra loro e con Roma sono incentrati sui nomi di Antioco il Grande (→), Filopemene (→) e Mitridate (→). La storia della Sicilia greca offre poi a M. esempi divenuti famosi, come quelli di Agatocle (→) e di Ierone (→ Ierone siracusano e gli altri tiranni della Sicilia greca) siracusani. Più modesto è lo spazio concesso alle vicende dell’impero bizantino (→) e del suo crollo sotto l’offensiva dei turchi (→ Ottomano, impero). Alla condizione della G. contemporanea è dedicata la malinconica battuta che la associa all’Italia: «chi nasce in Italia e in Grecia, e non sia diventato o in Italia oltramontano o in Grecia turco, ha ragione di biasimare i tempi suoi e laudare gli altri» (Discorsi II proemio 16).
Per la fortuna di M. in Grecia → Europa orientale e Grecia.