DE FERRARI, Gregorio
Pittore. Nacque a Porto Maurizio nel 1644, morì a Genova nel 1726. Studiò con il Fiasella. Si recò poi a Parma ove osservò e copiò il Correggio. Si formò uno stile proprio correggesco e berniniano che precorse il civettuolo Settecento di altri paesi e che egli comunicò anche ad artisti suoi contemporanei di valore, quali gli scultori Schiaffino e lo stesso Domenico Piola. La sua maniera è nervosa, vivace, ricca di ritmi ampî e d'imprevedute bizzarre e deliziose licenze, specialmente nella pittura decorativa. La sua arte è passionale e sensuale. Ammiratore di Domenico Piola, che imitò in gioventù, formò con lui e con gli Schiaffino il nucleo più importante dell'arte decorativa genovese del Seicento. Il suo temperamento di squisito artista decoratore non si limitava alla sola composizione della medaglia centrale, ma si estendeva a tutta la decorazione che arricchiva di parti modellate a rilievo e dipinte (Palazzo Rosso).
Dipinse per Genova intere chiese (Ss. Giacomo e Filippo, la chiesa dei Crociferi, ecc.), saloni per i palazzi di Genova (Palazzo Rosso, palazzo Granello, ecc.), numerose tele religiose (S. Scolastica in Santo Stefano). La Riviera è ricca di sue opere. Lavorò a Torino e anche a Marsiglia.
Bibl.: Soprani-Ratti, Vite de' pittori... genovesi, II, Genova 1769, pp. 109-118; Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XI, Lipsia 1915 (con bibl.); O. Grosso e A. Pettorelli, Disegni di Palazzo Bianco, Milano 1910; id., Decoratori genovesi, Roma 1925; id., Genova, Bergamo 1927.