GREGORIO di Cipro
Patriarca di Costantinopoli dal 1283 al 1289. Nato a Cipro nel 1241, studiò a Nicea e specialmente a Costantinopoli sotto Giorgio Acropolita. Ascritto al clero di corte, da caldo fautore dell'unione con Roma sotto Michele VIII Paleologo, ne divenne uno dei più acri avversarî dopo l'assunzione di Andronico II (1282) che lo promosse patriarca (mutando il nome battesimale di Giorgio in Gregorio). Combatté soprattutto la politica religiosa di Michele VIII e l'accordo del concilio di Lione. Non riconosciuto dal patriarca di Alessandria e avversato dagli stessi ortodossi per certe sue teorie sulla processione dello Spirito Santo, abdicò nel 1289: morì l'anno seguente.
Scrisse molte opere teologiche sia contro Giovanni Bekkos (v.) e i suoi seguaci, sia per difendere le proprie dottrine, rivelandosi poco agguerrito nelle cose teologiche. Invece nelle sue opere letterarie appare uno dei più caratteristici rappresentanti dell'umanesimo bizantino del sec. XIII. Notevole l'autobiografia, concepita come prefazione all'epistolario, che offre prezioso materiale per la conoscenza della società del tempo. Dànno un'idea della vuota retorica dell'epoca gli encomî di Michele VIII e di Andronico II, alcune orazioni sacre, e le opere retoriche e scolastiche.
Ediz.: In Migne, Patrol. Graeca, CXLII. Le lettere e le favole edite da S. Eustratiadis, Alessandria d'Egitto 1910.