GREGORIO VI papa
Giovanni Graziano, arciprete di S. Giovanni a Porta Latina, che era stato fra coloro che avevano indotto Benedetto IX a rinunciare al papato, fu eletto a succedergli il 5 maggio 1045, col nome di G.: era un personaggio molto stimato per le sue virtù e S. Pier Damiani ne fece grandi lodi. Silvestro III, che i Romani avevano opposto a Benedetto IX come antipapa, si ritirò in Sabina e G. poté pontificare tranquillamente. Nell'autunno 1046 Enrico III, re di Germania, scese in Italia, e il papa gli andò incontro a Piacenza e, per quanto si sa, fu da lui ben accolto. Ma poi a Sutri, il 20 dicembre, Enrico tenne sinodo coi suoi vescov: germanici e italici; e in esso, dopo pronunciata sentenza contro Silvestro III, fu deposto G., sotto accusa d'avere simoniacamente ottenuto il papato, ma in realtà per mire politiche. G., tenuto prigioniero, fu mandato in Germania con Ildebrando suo cappellano e consigliere. Affidato alla custodia di Ermanno arcivescovo di Colonia, morì sul Reno, poco dopo il Natale del 1047.
Bibl.: Duchesne, Lib. Pontif., II, Parigi 1886, p. 270; Archivio soc. rom. stor. patria, XXXIX, p. 141 segg.