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GREGORIO XI papa

di Eugenio Dupré Theseider - Enciclopedia Italiana (1933)
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GREGORIO XI papa

Eugenio Dupré Theseider

Pietro Roger de Beaufort, nato nel 1329, fu eletto il 30 dicembre 1370 e incoronato in Avignone il 5 gennaio 1371. Nipote di Clemente VI, era, dopo Innocenzo VI, il terzo pontefice uscito da quel partito limosino che aveva ormai acquistato importanza preponderante nel Sacro Collegio e tendeva a mantenere il papato ad Avignone. Aveva studiato giurisprudenza a Perugia con il celebre Baldo, e si era acquistato buona fama per la gentilezza dello spirito e la religiosità della vita (spesso sfiorante il misticismo). Dimostrò, col tempo, di essere un discreto politico, ma d'avere carattere ineguale, misto di durezza e d'indecisione. Fu energico e attivo nella lotta contro le eresie; prese provvedimenti a favore dell'ordine dei templari, e dei domenicani.

Successore di Urbano V, che aveva attuato il ritorno a Roma, sia pure per breve tempo, G. comprese che il dominio temporale in Italia, a suo tempo riorganizzato dall'Albornoz, non poteva più essere tenuto che stando a Roma. Si trattava di contrastare alle tendenze disgregatrici che ne minavano da ogni parte la compagine, anche per colpa del malgoverno dei legati e dei rettori papali, stranieri per lo più, quasi sempre rapaci e ingiusti, odiatissimi. G. annunciò, fin dal primo anno del suo pontificato, il suo proposito di tornare a Roma, ma passarono varî anni prima che egli vi riuscisse. Da un lato sperava, restando in Avignone, di mediare finalmente la pace tra Francia e Inghilterra, ponendo termine alla guerra dei Cento anni; dall'altro, ostacolavano il ritorno le condizioni politiche poco favorevoli che regnavano in Italia, soprattutto per la guerra che si combatteva contro Bernabò Visconti (al quale G. dava anche la colpa di ostacolargli i suoi progetti di crociata), in fondo sempre per il possesso di Bologna, base per i Visconti alla politica d'espansione verso la Romagna e la Toscana. La lotta fu aspra e lunga. Risultarono vane le armi spirituali del papa, ma andarono a vuoto per opera sua anche i tentativi di Bernabò d'imparentarsi con le case regnanti di Sicilia, Aragona, Austria. G. riuscì a formare una lega contro il Visconti (regina di Napoli, Estensi, Carraresi, Savoia e Monferrato, re d'Ungheria) e a suscitargli contro Carlo IV; ma conseguì pochi risultati tangibili, e finì col proporre inattesamente una tregua (4 giugno 1375), forse per mancanza dei mezzi finanziarî necessarî alla continuazione della guerra. A questo punto i re d'Inghilterra e di Francia, e poco dopo anche Luigi d'Angiò e Pietro IV d'Aragona, ricorsero al suo arbitrato. Onde un nuovo rinvio della partenza alla primavera del 1376. Questa notizia fece scoppiare il malcontento in tutta Italia, immediatamente e con abilità sfruttato da Firenze, che indusse all'aperta ribellione l'intero Stato della chiesa (v. otto santi, guerra degli). G., appresa la caduta di Bologna, chiave di vòlta del dominio pontificio, nel suo sdegno istruì un processo contro Firenze, invitandone i rappresentanti alla discolpa; poi fulminò l'interdetto sulla città (31 marzo 1376) e lanciò in Italia una forte compagnia di Bretoni, al comando del card. Roberto di Ginevra, che si rese poi tristemente famoso con l'eccidio di Cesena, ma non riuscì a passare in Toscana. Ormai il ritorno a Roma non poteva subire più dilazioni. Sembra che, proprio nel momento decisivo, il papa esitasse, per le preghiere dei suoi congiunti, le rimostranze e le minacce dei cardinali e dei principi francesi; ma Caterina da Siena, venuta ad Avignone per perorare la causa dei Fiorentini, lo sostenne con tutta la fede e l'energia della sua mirabile personalità, e così il papa s'imbarcò il 2 ottobre alla volta dell'Italia. Il viaggio fu disastroso, ed è fama che, in Genova, Caterina dovesse ancora una volta rincorare il pontefice. Il 17 gennaio 1377 G. sbarcava sul lido del Tevere a S. Paolo fuori le Mura. Pochi giorni dopo Firenze iniziava trattative di pace, e la lega delle città ribelli si veniva sciogliendo. Finalmente, con la mediazione di Bernabò Visconti, si avviavano a Sarzana i preliminari della pace. Ma G. non giunse a vederla: moriva il 27 marzo del 1378, ultimo dei papi francesi sulla cattedra di S. Pietro. Pochi mesi dopo scoppiava il grande scisma d'Occidente.

Bibl.: G. Mollat, Les papes d'Avignon, Parigi 1912; L. Mirot, La politique pont. et le retour du Saint-Siège à Rome en 1376, Parigi 1899; J. P. Kirsch, Die Rükkehr d. Päpste Urban V u. G. XI von Avignon nach Rom, Paderborn 1898; Realenc. f. prot. Theol. u. Kirke, s. v.; Dict. de théol. cath., s. v.

Vedi anche
Stato Pontificio Con riferimento al pontefice romano come sovrano temporale, lo Stato della Chiesa, governato dal papa fino al 1870. 1. L’origine Lo Stato Pontificio, Stato nacque da una base costituita dalla sovrapposizione del Patrimonio di S. Pietro (➔) sul ducatus bizantino. Alla metà dell’8° sec. il duca come ... Roma Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e di provincia (Comune di 1307,7 km2 con 2.718.768 ab. nel 2008). ● Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato già alla mente degli antichi, ma le soluzioni da essi offerte non reggono alla critica scientifica. ... Clemènte VI papa Clemènte VI papa. - Pietro Roger (Maumont, Corrèze, 1291 - Avignone 6 dic. 1352); benedettino, abate di Fécamp (1326), vescovo di Arras (1328), arcivescovo di Sens (1329) e di Rouen (1330), cardinale (1338); consigliere di Filippo VI re di Francia, fu eletto pontefice ad Avignone il 7 maggio 1342, succedendo ... Urbano VI papa Bartolomeo Prignano (Napoli 1318 circa - Roma 1389). Rettore dell'università, canonico e vicario generale della diocesi di Napoli, divenuto arcivescovo d'Acerenza (1363) e di Bari (1377), svolse importanti mansioni nella cancelleria papale ad Avignone. Subito dopo la sua elezione al trono pontificio ...
Altri risultati per GREGORIO XI papa
  • Gregorio XI
    Dizionario di Storia (2010)
    Papa (Rosiers d’Égletons, Corrèze, 1330 ca.-Roma 1378). Pierre-Roger de Beaufort, nipote di Clemente VI, fu consacrato papa nel 1371 ad Avignone. Comprese ben presto la necessità di ristabilire a Roma la sede papale per porre fine all’anarchia dello Stato pontificio e alle minacce di espansione di Bernabò ...
  • Gregòrio XI papa
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    Pierre-Roger de Beaufort (Maumont 1329 - Roma 1378); nipote di Clemente VI, seguì gli studî giuridici a Perugia col celebre Baldo; cardinale diacono di S. Maria Nova dal 1348 con fama di vita integra e religiosamente elevata, fu eletto papa nel 1370 e incoronato ad Avignone nel 1371. Pur essendo stato ...
  • GREGORIO XI, papa
    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 59 (2002)
    Michel Hayez Pierre Roger nacque a Rosiers d'Égletons, nell'attuale dipartimento della Corrèze, intorno al 1330, dal nobile Guillaume (I), vassallo o ufficiale dei signori di Ventadour, divenuto conte di Beaufort (1347), e da Marie de Chambon. Lo zio Pierre Roger, elevato al pontificato con il nome ...
  • GREGORIO XI
    Enciclopedia dei Papi (2000)
    Gregorio XI Michel Hayez Pierre Roger, ultimo papa francese, nacque a Rosiers d'Égletons (Francia, Corrèze), nel Limosino, intorno al 1330, dal nobile Guillaume I, vassallo o ufficiale dei signori di Ventadour, divenuto conte di Beaufort (1347), e da Marie de Chambon. Lo zio Pierre Roger, già abate ...
Vocabolario
gregòrio
gregorio gregòrio s. m. – Moneta d’argento, del valore di 1 paolo, coniata nella zecca di Bologna nel 1574 per ordine del papa Gregorio XIII, con il busto del papa e la figura di s. Petronio.
papà
papa papà (ant. pappà) s. m. [voce onomatopeica del linguaggio infantile]. – Padre. È voce fam. e affettuosa, largamente diffusa in tutta Italia (mentre babbo si va sempre più restringendo all’ambito toscano), usata soprattutto come vocativo...
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