XENÓPOULOS, Grēgórios (Γρηγόριος Ξενόπουλος)
Commediografo e romanziere greco, nato a Costantinopoli nel 1867 da padre oriundo di Zacinto. Fece i primi studî a Zacinto, poi si laureò in fisica e matematica all'università di Atene; ma ben presto si dedicò esclusivamente all'attività letteraria. Fu condirettore, insieme con G. Drosínēs, della rivista ‛Εοτία (1890-1895), poi per breve tempo unico direttore (1895-96); dal 1931 è membro dell'Accademia di Atene e presidente del comitato direttivo de] teatro nazionale.
La sua opera, iniziatasi con novelle e commedie ispirate alla vita di Zacinto, secondo il verismo regionalistico allora in voga, presto dall'ambiente provinciale si volse a quello più aperto ed evoluto della borghesia ateniese, divenendo di questo - così per il contenuto come per la lingua - la più significativa espressione. Soprattutto rilevante è la sua produzione teatrale, che va dalla farsa all'idillio, dalla commedia poliziesca e dalla commedia di ambiente al dramma sociale, liberamente trattato sulle orme di Ibsen. Lo X. ha il merito di avere sottratto il teatro greco all'impero del dramma storico, indirizzandolo verso forme realistiche più moderne. Singolare predilezione egli mostra per il carattere femminile, con la sua passionalità spesso fatale e, talvolta, con l'aspirazione a una vita più indipendente. Lo X. ha contribuito alla rinascita del teatro greco anche con numerose traduzioni.
Ricordiamo soltanto alcune tra le sue numerosissime opere. Tra le novelle: ‛Ο κακὸς δρόμος (La cattiva strada, Atene 1912), uno dei suoi racconti più noti anche all'estero; Πετριὲς στὸν "Ηλιο (Sassate al sole, ivi 1919); "Ερως ἐσταυρωμένος (Amore in croce), ecc. Tra i romanzi ‛Ο κακκινος βράχος (La roccia rossa); la trilogia di romanzi sociali: Πλούσιοι καὶ ϕτωχοί (Ricchi e poveri), Τίμιοι καὶ ἄτιμοι (Nobili e ignobili), Τυχεροὶ καὶ ἄτυχοι (Fortunati e sfortunati); ‛Ο κοσμάκης (La plebe, ecc.).
Commedie e drammi: ‛Ο πειρασμός (La tentazione, 1910); ‛Η μονάκριβη (La figlia unica, 1912); Τὸ μυστικὸ τῆς κοντέσσας Βαλέραινας (Il segreto della contessa V., 1904); Φωτεινὴ Σάντρη (1908); Στὲλλα Βιολάντη (1909); Ραχήλ (1909); Χαῖρε, Νύμϕη! (Addio, Sposa! 1931); la tragedia con intermezzo musicale Ψυχοσάββατον (Il giorno dei morti, 1911). Tra le commedie borghesi d'ambiente ateniese sono da ricordare: Τὸ χερουβεὶμ (Il Cherubino, 1911); Πολυγαμία (Poligamia, 1912); Φοιτηταί (Studenti, 1920), commedia di ambiente studentesco sul tipo di Addio giovinezza di N. Oxilia. Lo X. è anche buon critico e ha scritto notevoli saggi soprattutto su poeti contemporanei (Gripárēs, Kaváphēs, e altri).
Un'edizione completa delle sue opere è in corso di stampa presso l'editore J.D. Kolláros ("Απαντα, Atene 1919 segg.).
Bibl.: D. C. Hesseling e N. Pernot, Hist. de la litt. grecque mod., Parigi 1924, p. 148 segg.; T. Agras, in Μεγάλη ‛Ελλ. 'Εγκυκλοπ., XVIII, Atene 1932.