GRENADA.
– Demografia e geografia economica. Storia.
Demografia e geografia economica di Anna Bordoni. – Stato insulare dell’America Centrale. Al censimento del 2011 gli abitanti di questo Stato indipendente (il più piccolo dell’emisfero occidentale) erano 103.328, divenuti 106.303 nel 2014, secondo una stima UNDESA (United Nations Department of Economic and Social Affairs). L’economia, che si basa essenzialmente sul turismo e sulle attività finanziarie off-shore, è stata pesantemente colpita dalla crisi economica globale, iniziata alla fine del primo decennio del 21° secolo. Il FMI (Fondo Monetario Internazionale) e l’Unione Europea sono intervenuti con cospicui finanziamenti, destinati principalmente al miglioramento delle infrastrutture e al settore sanitario, ancora debole rispetto alle esigenze della popolazione.
Storia di Samuele Dominioni. – Il terzo governo guidato da Keith Mitchell – leader del New national party (NNP) – terminò con le elezioni generali del luglio 2008, che furono giudicate libere e democratiche dagli osservatori della missione elettorale della CARICOM (CARIbbean COMmunity). Nonostante le promesse fatte in campagna elettorale e le speranze di ottenere uno storico quarto mandato, il New national party conquistò solo 4 seggi alla Camera dei rappresentanti e fu sconfitto dal National democratic congress, che se ne aggiudicò 11. Il nuovo governo fu guidato da Tillman Thomas, il quale oltre alla carica di premier, ricoprì anche gli incarichi di ministro degli Affari legali, della Pubblica amministrazione, della Sicurezza nazionale e dell’Informazione.
Gli anni successivi si rivelarono complessi per il Paese, colpito dagli effetti della crisi economica globale e segnato da un debito pubblico particolarmente oneroso (superò il 100% del PIL nel 2011); non mancarono inoltre gli scontri all’interno del partito di governo. Convocate le elezioni nel febbraio 2013, con alcuni mesi di anticipo rispetto alla fine della legislatura, queste videro la schiacciante vittoria del NNP, che conquistò tutti i 15 seggi della Camera dei rappresentanti. Dopo cinque anni di opposizione, Mitchell tornò ad assumere l’incarico di primo ministro. Tuttavia, in occasione delle elezioni, quattro partiti non riuscirono a registrare il loro simbolo; tale episodio venne riportato dagli osservatori dell’Organizzazione degli Stati americani che considerarono comunque il processo elettorale libero e corretto. Il nuovo esecutivo intensificò il dialogo con i creditori per un’ampia ristrutturazione del debito del Paese.