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GRÉSIVAUDAN

di André Cholley - Enciclopedia Italiana (1933)
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GRÉSIVAUDAN (anche Graisivaudan; A. T., 35-36)

André Cholley

È la parte media della valle dell'Isère, tra la Savoia e la chiusa di Voreppe, dove il fiume esce dalla regione montuosa; così il Grésivaudan continua verso S. la Combe de Savoie. È una vasta pianura lunga 45 km. con una larghezza da 3 a 5 km., scavata clall'erosione fluviale nella zona di terreni teneri del Lias compresa tra i massicci calcarei prealpini a O. e la catena cristallina di Belledonne a E., poi plasmata e approfondita dai ghiacciai, ricolmata in parte dalle alluvioni torrentizie e fluviali. L'Isère, oggi arginato, domina nella pianura una zona spesso paludosa; ma, al di là, il suolo ben prosciugato è fertile.

Il fondo di questa pianura alluvionale, dominato da alture di cui alcune superiori a 2800 metri, si trova a non più di 210 m. s. m. D'inverno, la pianura è brumosa e fredda; d'estate, caldissima. Le Lolture di tabacco e di legumi vi canfinano con prati artificiali e con campi di cereali. ognuno dei versanti che la racchiudono presenta vantaggi peculiari. Il versante di destra, abbastanza ripido, è dominato dalle alte scarpate calcaree del massiccio della Grande Chartreuse; l'esposizione a SE. e S. ne fanno un tipico adret (versante a solatio), propizio alla vite e alle colture d'alberi da frutta (ciliegi, peschi, mandorli); ai piedi di queste pendici scaglionata, lungo la strada da Grenoble a Chambéry, tutta una serie di villaggi agricoli. Il versante di sinistra è invece del tutto diverso: esposto a NO. e N., esso presenta in basso dei campi, più in su foreste e praterie che si distendono fino alla base delle alte cime rocciose. Esso è stato profondamente inciso da numerosi torrenti: Furon, Domenon, Torrent de Lancey, ecc., alimentati dalle nevi. Dalle cime verso la pianura, il pendio non scende regolarmente, ma è interrotto da ripiani di cui ognuno domina un pendio sottostante più accentuato: le alte valli torrentizie appaiono così come sospese al di sopra della pianura, e i torrenti scendono dal loro livello di 150 o 200 m. al di sopra dell'Isère per mezzo di profonde gole di raccordo. La forza che essi producono è adoperata da lungo tempo per dar moto a magli e mulini. Oggi le cascate, regolate, sviluppano una forza che supera i 50.000 HP. e che è utilizzata in numerose officine raggruppate allo sbocco dei torrenti: cartiere (8 officine) a Lancey, Brignoud, Domène, Pontcharra; officine elettrometallurgiche a Brignoud; lavorazione dei metalli e dell'alluminio a Allevard, Pontcharra, Froges, Brignoud, Pont-de-Claix, Vizille, Grenoble. A queste industrie se ne aggiungono altre più antiche: fabbriche di guanti, tessiture, preparazione di calce e cementi. Il fertile Grésivaudan è quindi anche un'importante zona industriale in cui la popolazione raggiunge quasi la densità di 120 ab. per kmq.

Bibl.: R. Blanchard, Les alpes françaises, Parigi 1925.

Vedi anche
Isère Isère Fiume della Francia sud-orientale (290 km), confluente da sinistra del Rodano. Nasce nelle Alpi Graie, a 2400 m s.l.m. e si versa nel Rodano presso Valenza. Affluenti l’Arc e la Drac. Attraversa Albertville e Grenoble. È un tipico fiume di montagna, con piene estive e magre invernali. Delfinato (fr. Dauphiné) Antica provincia del SE della Francia, il cui territorio si stende dalle cime della dorsale alpina alla valle del Rodano. La parte occidentale è distinta con il nome di Basso Delfinato, che comprende, tra la valle del Rodano e i massicci alpini, la regione degli altipiani molassici, ...
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