grigio
grìgio [agg. e s.m. Der. dal germ. gris] [FME] [OTT] Nell'ambito delle sensazioni cromatiche, di sensazioni visive poco o niente affatto cromatiche, quali si hanno in ambienti poco illuminati e, in generale, nella visione scotopica; tali sensazioni si differenziano soltanto per l'intensità e come tali risultano per l'occhio intermedie fra il nero e il bianco. ◆ [OTT] [FME] Corpo g.: corpo trasparente o riflettente o diffondente dotato di fattore di assorbimento minore dell'unità ma non selettivo, in modo che la luce da esso trasmessa o riflessa o diffusa ha intensità minore di quella incidente, ma la medesima composizione spettrale di questa; in condizioni di visione scotopica tutti i corpi, anche se colorati, si comportano da corpi g. e danno luogo a sensazioni g. (v. sopra). ◆ [OTT] Scala dei g.: è costituita da un certo numero (in genere 10) di tonalità acromatiche, ottenute con diverse percentuali di bianco e di nero, così da dividere in più parti uguali l'intervallo fra bianco e nero.