grillite
s. f. (iron.) La simpatia incontenibile e contagiosa per Beppe Grillo e il suo movimento politico.
• La storia della «grillite» del Pdl a Parma è tutt’altra. [...] Se si pensa ai dati dell’astensione record e al fatto che il candidato ufficiale del Pdl, [Paolo] Buzzi, aveva racimolato un misero 4,8 per cento, si capisce che i voti per Grillo sono arrivati non dal Pdl ma, all’opposto, proprio dall’assenza del Pdl: imploso ed estinto. (Francesco Lo Sardo, Europa, 22 maggio 2012, p. 2, Primo Piano) • Ma Bergamo non sembra essere stata così contagiata dalla grillite acuta che ne ha fatto una delle prime realtà politiche del Belpaese. Al Senato ha conquistato il 14,8% dei voti e alla Camera il 16,8%, a fronte di percentuali nazionali fino al 25%. (Donatella Tiraboschi, Corriere della sera, 26 febbraio 2013, Cronaca di Bergamo, p. 11).
- Derivato dal nome proprio (Beppe) Grillo con l’aggiunta del suffisso -ite.