GRIMANI
Famiglia veneziana. Il desiderio di farla risalire all'età classica fece derivare la famiglia da immigrati o da Vicenza o da Verona. I due ceppi, che s'incontrano in tempi relativamente recenti, quello indigeno e quello di Soria, discendono da unica stirpe, poiché il secondo proviene da un membro della famiglia trasferito in Oriente nel sec. XI e la cui discendenza rimpatriò due secoli dopo. I Grimani sono fra i pionieri della penetrazione orientale e la loro famiglia figura tra quelle che migrarono anche in Candia al momento dell'acquisto. Allorché, tra il sec. XV e XVI, l'influenza dei Grimani a Venezia raggiunse l'apogeo, i maggiori rappresentanti della famiglia erano dediti alla vita marinara secondo le tradizioni familiari, o alla vita ecclesiastica, per convenienza politica, e raggiunsero così le più elevate dignità (dogi Antonio, Marino e Pietro, e cardinali o patriarchi Domenico, Marino, Giovanni). Per tutto un secolo e più (XVI) il patriarcato di Aquileia, passando dall'uno all'altro per reciproca cessione, parve monopolio di questa famiglia, la quale seppe elevare il governo patriarcale con lo splendore di una virtù umanistica, di cui è esempio la grande raccolta di codici e antichità dell'ultimo patriarca (Giovanni), poi donata allo stato.
Bibl.: E. Cicogna, Iscrizioni Veneziane, t. IV; Bibliografia veneziana, s. v.; G. Soranzo, Bibliografia veneziana, s. v.; G. De Leva, Giovanni G. patriarca di Aquileia, in Atti Ist. Veneto, 1872; G. Carcereri, G. G., patriarca di Aquileia imputato di eresia e assolto dal Concilio di Trento, Venezia 1889; G. Tassini, Famiglia G. a S. Fosca, in Archivio Veneto, III, p. 123.