GROENLANDIA (XVII, p. 978)
Esplorazione (p. 978). - Due tappe molto importanti nell'esplorazione della Groenlandia rappresentano, tra gli anni 1930 e 1931, le due spedizioni comandate da A. Wegener e da H. G. Watkings, morti ambedue nel corso delle medesime, Wegener nel novembre del 1930 e Watkings nell'agosto del 1931. Notevoli anche le spedizioni eseguite tra il 1931 e 1933 dai due esploratori L. Koch e K. Rasmussen.
Condizioni geomorfologiche (p. 981). - In base a una stima di H. Hess, del 1933, recentemente aggiornata da S. Thorarinsson, i ghiacciai si stendono complessivamente su 1.650.000 kmq.
Popolazione (p. 982). - Nel 1945 essa equivaleva a 21.384 ab. di cui gran parte si trovavano lungo la costa occidentale e solo 1371 su quella orientale. Le località più popolate nel 1938 erano: Sukkertoppen 749 ab., Julianehaab 744 ab., Godthaab 742 ab., Jakobshaven 546 ab., Egedesminde 463 ab., Godhaven 298 ab., Ivigtut 155 ab., Angmagsalik 129 ab.
Risorse economiche (p. 983). - Da qualche anno ha avuto notevole sviluppo la grande pesca (50.000 t. annue in media).
Ordinamento amministrativo e politico (p. 983). - Il 5 aprile 1933 la Corte internazionale di giustizia (Aia) ha enunciato un lodo favorevole alla sovranità dei Danesi sopra le coste orientali tra 60°30′ e 63°40′ e tra 71°30′ e 75°40′ di latit. nord, di cui la Norvegia aveva proceduto all'occupazione nel 1931-32.
La Groenlandia nella seconda Guerra mondiale. - Nel corso della guerra la Germania stabilì in Groenlandia due posti di osservazione, di cui uno sembra aver continuato a funzionare anche dopo lo sfacelo tedesco, fino al 1946. Dopo l'occupazione della Danimarca da parte delle truppe tedesche, e dopo l'estensione del blocco tedesco all'Inghilterra e alle acque dell'Atlantico settentrionale, la Groenlandia, per ragioni di sicurezza e per proteggere i traffici aerei e marittimi tra l'America settentrionale e le regioni settentrionali dell'Europa (Norvegia, Svalbard, Finlandia, Russia), fu occupata anche dalle truppe americane. Le modalità dell'occupazione vennero regolate da un atto diplomatico, stipulato il 9 aprile 1941 a Washington tra il Dipartimento di stato americano e il ministro di Danimarca a Washington, H. L. H. Kauffmann.
Gli S. U. stabilirono la prima sede consolare a Godthaab (sulla costa orientale all'altezza del 64° parallelo) nel maggio 1940. Forze statunitensi vi sbarcarono nel 1941-42. La principale base aerea degli S. U. fu costituita a Julianehaab (a nord est del Capo Farewell, estremità meridionale della penisola). Questa base costituisce anche un importante punto di appoggio per i traffici aerei transatlantici (800 miglia da Reykjavik in Islanda, 1400 dalla Scozia, 870 da Terranova). Aeroporti secondarî sono a Thule (coste orientali all'altezza del 76° parallelo) ed a Holsteinsborg (coste orientali sopra al Circolo polare artico).
Si faceva così strada il principio che, pur essendo riconosciuta ufficialmente la sovranità della Danimarca sulla Groenlandia, questa ultima dovesse essere parte integrante del sistema panamericano di difesa. Il 7 luglio 1941 Roosevelt in un messaggio al Congresso, accomunando il problema della Groenlandia a quello dell'Islanda, pure occupata da truppe americane, dichiarava che esso, alla fine della guerra, doveva essere oggetto di trattative tra il governo americano e quello della Danimarca. In base all'accordo del 1941, la Groenlandia avrebbe dovuto essere restituita al governo di Copenaghen immediatamente al termine delle ostilità, ma il 28 ottobre 1946 il governo danese dichiarava che gli Stati Uniti non erano tenuti a evacuare la Groenlandia prima del 1948. Il 17 novembre dello stesso anno una notizia da Mosca informava che gli Americani stavano rafforzando le loro basi militari nell'isola.
Accanto a questa notizia si diffondeva, nell'immediato dopoguerra. l'altra voce che gli Stati Uniti intendessero proporre al governo danese l'acquisto oppure l'affitto per 99 anni della Groenlandia. Conversazioni a tale proposito si sono indubbiamente avute tra i due governi nel 1946-47, anche se successivamente il Dipartimento di stato da un lato e il Ministero degli esteri danese dall'altro si sono dati ogni cura per smentire la notizia. Un'eventuale cessione della Groenlandia, o anche solo di basi in essa, potrebbe indubbiamente pregiudicare gravemente la delicata situazione di equilibrio in cui la Danimarca si trova, data specialmente la sua vicinanza con l'URSS.
Bibl.: M. Vahl, Greenland, 3 voll., Copenaghen-Londra 1928-30; M. Zimmermann, La Groënlandie, in Géographie Universelle, III, Parigi 1933, pp. 276-289; R. Almagià, La Groenlandia, in Geografia Universale, II, Torino 1935, pp. 807-817; F. A. Wade, Wartime Investigation of the Greenland Icecap and its Possibilities, in The Geographical Review, 1946, pp. 452-73.