grotta
Parola usata solo nella Commedia, sempre in rima, con una sola eccezione. Nei passi danteschi prevale il valore di " roccia ", " rupe ", e per estensione " parete rocciosa ". Come toponimo e nome comune il termine è ancora ben rappresentato nelle parlate toscane (Pisa, Siena, Lucca, Versilia) col senso di " luoghi sassosi ", " terreni rocciosi e scoscesi ". L'evoluzione semantica da ‛ grotta ' a ‛ dirupo ' è già nel latino medievale. Anche in If XIV 114 le quali [lacrime], accolte, foran quella grotta, dove si parla della statua del Veglio di Creta, immaginata in una cavità del monte Ida, dentro dal monte (v. 103), g. è da intendere come la " roccia " del monte forata dalle lacrime che ‛ si dirocciano ' (v. 115), andando a formare i fiumi infernali. Per il resto g. è qualunque " parete di roccia ": l'argine che delimita la quinta dalla sesta bolgia (andatevene su per questa grotta, XXI 110); la sponda rocciosa su cui sporge Anteo, che ben cinque alle, / sanza la testa, uscia fuor de la grotta (XXXI 114); più esattamente " antro ", in XXXIV 9 mi ristrinsi retro / al duca mio, ché non lì era altra grotta, " idest, alia spelunca, in qua laterem, quasi dicat: non habebam aliud refugium, nisi solam umbram Virgilii " (Benvenuto); ma il Lombardi: " Grotta per ‛ ripa ' adopera D. altrove: qui per ‛ riparo ' contro del vento ".
Degli esempi della seconda cantica due si riferiscono al dorso roccioso del monte: l'ombra era da me a la grotta (III 90); ciascun è lungo la grotta assiso (XIII 45). In I 48 dannati, venite a le mie grotte, il plurale indica l'intero monte e non parte di esso; ugualmente, in XXII 65 m'invïasti / verso Parnaso a ber ne le sue grotte, g. è generico per indicare le rupi del monte da cui sgorga la fonte Castalia (cfr. Virg. Buc. VI 29 " Parnasia rupes "). In XXVII 87 fasciati quinci e quindi d'alta grotta, le alte pareti di roccia sono quelle tra cui D. sale la scala che porta fuori della settima cornice.
In alternativa a g. il poeta, oltre che ‛ roccia ', adopera nel medesimo senso ‛ sasso ' e ‛ ripa '.