Vedi GRUMENTO dell'anno: 1960 - 1994
GRUMENTO (Grumentum)
Città della Lucania interna, sita nell'alta valle dell'Agri (antico Aciris), sulla destra del fiume, presso la confluenza con il torrente Sciaura.
La prima menzione della città è dovuta a due episodî militari di scarso rilievo, accaduti durante la seconda guerra punica: nel 215 a. C. il console T. Sempronio Longo vi batté Annone (ma la notizia probabilmente non merita fede); nel 207 a. C. il console Claudio Nerone vi riportò un successo su Annibale. Durante la guerra sociale G. parteggiò per gli Italici ed ebbe a subire un duro saccheggio. La sua condizione di colonia, attestata epigraficamente in età imperiale, risale forse all'epoca dei Gracchi. Iscritta alla tribù Pomptina, era amministrata da praetores, duoviri, aediles e quaestores.
Sede episcopale sotto S. Gregorio Magno, venne abbandonata probabilmente nell'XI sec., quando il vescovo si trasferì a Marsico Nuovo.
L'abitato antico era presso l'attuale Grumento Nova (già Saponara). Restano notevoli avanzi delle mura in opera quasi reticolata, due tratti delle quali furono costruiti nel 57 e nel 51 a. C., come attestano due iscrizioni. Il teatro è stato oggetto di scavi recenti, che ne hanno fatto porre le strutture parte in età augustea, parte in età tiberiana. Si annoverano anche imponenti ruderi di un acquedotto, di un complesso termale, di un anfiteatro, di monumenti sepolcrali. Si ha notizia epigrafica di un portico eretto nel 43 a. C. dall'architetto T. Vettius.
Dal territorio di G. vengono alcuni notevolissimi bronzi greci, come una statuetta arcaica di cavaliere, attribuita a fabbrica tarantina, e un rilievo a sbalzo con Ercole che combatte contro un'amazzone, ambedue ora nel British Museum.
Bibl.: G. Patroni, in Not. Scavi, 1897, p. 180 ss.; F. P. Caputi, Tenue contributo alla storia di Grumento e di Saponara, Napoli 1902; Weiss, in Pauly-Wissowa, VII, 1912, c. 1898, s. v.; P. C. Sestieri, in Fasti Archeologici, VIII, 1956, n. 3648, fig. 88; G. Lugli, Tecnica edilizia romana, Roma 1957, pp. 502 e 505, tav. CXXXVI, i; U. Jantzen, Bronzewerkstätten in Grossgriechenland u. Sizilien, in Jahrbuch, XIII Ergänzungsheft, Berlino 1937, p. 26, nn. 5-6, p. 46. G. Bermond Montanari, Rilievo da Grumento con scena di sacrificio, in Arch. Class., X, 1958, p. 37 ss., tav. XII.