GENUCILIA, Gruppo di
Questo nome è stato dato a una classe di piatti etruschi, a figure rosse, su basso piede, di forma caratteristica; decorati sull'orlo con un motivo ad onde in nero, nel bacino con una testa femminile rivolta a sinistra o con motivi ornamentali in nero (croce, stella, ecc.). Sono stati così chiamati (Beazley) dall'iscrizione latina P. Genucilia dipinta sotto il piede di un esemplare nel museo di Providence (U. S. A.).
Per lo stile si possono dividere (Del Chiaro) in due gruppi: uno dal disegno generalmente accurato e ricco di particolari, l'altro trasandato e sommario, ma di più vivo, anche se di più facile effetto. Le provenienze fanno ritenere il primo di fabbricazione ceretana, il secondo di fabbricazione falisca. La cronologia abbraccia l'intero corso del IV sec. a. C., con una generale priorità del gruppo ceretano rispetto al falisco (quest'ultimo sopravvive ancora nei primi decenni del III sec. con una produzione notevolmente decaduta). Poiché gli esemplari più antichi della serie ceretana provengono tutti dall'agro falisco, si è pensato che la fabbrica, originariamente nata a Falerii, si sia poi da lì trasferita a Caere. Le aree di diffusione dei due gruppi sono per il resto indipendenti: mentre la falisca è esclusivamente locale, con esportazioni solo ad Ardea e a Locri Epizefiri, quella ceretana abbraccia tutto il Latium Vetus e la fascia costiera da Ostia a Populonia, con esportazioni a Carsoli, Alba Fucente, Todi, Genova, Cuma, Malta e Cartagine.
Non mancano infine esemplari semplicemente verniciati in nero.
Bibl.: J. D. Beazley, Etr. Vase-Paint., pp. 10, 175 ss., 303 tav. 38, 17-27; M. A. Del Chiaro, The Genucilia Group: a Class of Etruscan Red-figured Plates (University of Claifornia Publications in Classical Archeology, III, 4), 1957; G. Colonna, Recensione a M. A. Del Chiaro, in Arch. Class., XI, 1959, p. 134 s.