GRUYÈRE (A. T., 20-21)
È un distretto del cantone di Friburgo (Svizzera) che comprende parte delle Prealpi Friburghesi e buona parte del bacino della Sarine, subaffluente dell'Aare. L'area del distretto è di kmq. 492, e circa metà di esso è ricoperta di pascoli (46%), mentre un quarto è a prati e a campi, e un sesto a boschi. Il clima è temperato freddo di montagna, ma non esclude la possibilità delle colture fruttifere nelle zone più riparate e solatie. Il distretto, che ha i suoi centri abitati a quote diversissime (da 680 metri, a Pont-la-Ville, a 1017 a Bellegarde), è popolato da 24.500 individui, in gran parte cattolici e di lingua francese, distribuiti, con una densità di 49 per kmq., in 41 comuni. Il capoluogo è Bulle, piccola cittadina al piede del Moléson, sulla riva sinistra della Trême, a 769 m. s. m., a 23 km. da Friburgo e con 3430 ab. Altri centri notevoli sono: Gruyères, da cui il distretto prende il nome, a 815 m. s. m., fra l'Albeuve e la Sarine: ha 1717 ab. e un bellissimo castello medievale che fu culla dei potenti conti di Gruyère; Broc, Charmey, Riaz, Epagny, Avry-devant-Pont, Corbières, Montbovon.
L'economia del distretto è basata in special modo sulle due industrie del caseificio e del forestiero. La prima è alimentata dai pascoli e dalle cure date da secoli dagli abitanti alla razza gruyère, ottimo tipo di mucca da latte. Discreti guadagni dànno però anche le fabbriche di trecce di paglia (di Bulle), di cioccolato (di Broc), di latte condensato (di Épagny), di serramenti (di Bulle e di la Tour de Trème) e l'estrazione e il commercio dei marmi (di Enney, di Lessoc, di Echarlens, ecc.). Non mancano le scuole, specialmente professionali e d'economia domestica (Ménagères), tra cui una famosa a Bulle. La rete stradale è assai sviluppata e quella ferroviaria ha le sue maggiori arterie nella Bulle-Romont, che è collegata alla Losanna-Berna, e nella Châtel-Bulle-Montbovon, mossa a forza elettrica (derivata dagl'impianti di Charmey e di Montbovon), che attraversa tutto il distretto, congiungendo la parte più alta del paese con quella bassa e le rive del Lemano.
Bellissimi i canti popolari (tra cui celebre in tutta la Svizzera il Ranz des Vaches), in una lingua mista di francese letterario e di ladino, che resta ancora oggi il patois più diffuso nel bacino della Sarine.