BICCHIERI, Guala
Cardinale; nato da famiglia vercellese, di lontana origine tedesca, che col padre, dello stesso nome Guala, si era illustrata ad Acri nella terza crociata, entrò giovanissimo nel Capitolo Eusebiano della sua città natale. Vi si distinse per l'ingegno e la dottrina giuridica, così che papa Innocenzo III nel 1205 lo chiamava a Roma, servendosi poscia di lui per numerose e delicate missioni tanto in Italia, a Firenze, nelle Marche, nelle Romagne, che all'estero, a Passavia, a Salisburgo e in Francia presso il re Filippo Augusto. Promosso cardinale prete col titolo dei Ss. Silvestro e Martino ai Monti (1211), andò legato papale (1216) in Inghilterra. Nel 1219 fondò in Vercelli, sua patria, la celebre Abbazia di S. Andrea che affidò (1224) ad alcuni canonici dell'Abbazia di S. Vittore di Parigi: fu quello il primo nucleo dello Studium Generale di Vercelli, che il comune iniziò nel 1228. Ma già l'anno prima (1227) era morto il card. Guala, che alla sua abbazia aveva legato, con la cospicua sua personale biblioteca, tutti i suoi beni di famiglia (Caresana, S. Germano di Costanzana, Villa Ragla, Vivarona), nonché le rendite dell'Abbazia di Chesterton in Inghilterra ottenuta in perpetuo dal re Enrico III. Nella lunetta sopra la porta sinistra della facciata di S. Andrea in Vercelli, un bassorilievo del tempo raffigura il cardinale Guala in atto di donare all'apostolo l'abbazia, e sotto si legge l'iscrizione commemorativa: Lux Cleri Paterque Decus Car Guala dinalis, ecc.
Bibl.: Frova, Guala Bicchieri cardinalis vita, Milano 1767; Baggiolini, Lo studio generale di Vercelli, Vercelli 1888.