GUALCOSIO (lat. med. Walcausus)
Giureconsulto italiano vissuto nella prima metà del sec. XI; è considerato uno dei più illustri maestri della scuola di diritto longobardo di Pavia.
L'opera che lo rese famoso fu una redazione degli editti e capitolari longobardo-franchi che, per alcune frasi interpolate nel testo e per le formule e le glosse che accompagnavano in origine le varie leggi e che poi in parte si confusero col testo stesso, si discostò notevolmente dalle altre lezioni in uso. Per questo suo carattere la collezione gualcosina fu considerata come una non fedele riproduzione di leggi, e presso la scuola di Bologna l'espressione lex gualcosina assunse addirittura il significato comune di legge falsificata, mentre il nome di Gualcosio fu pronunciato con disprezzo. A G. vanno anche attribuite numerose glosse alle Istituzioni che ci mostrano la larga conoscenza che egli e la scuola pavese avevano del diritto romano.
Bibl.: F. C. Savigny, Storia del diritto romano nel Medioevo, trad. Bollati, Firenze 1845, II, parte 4ª, p. 80; E. Besta, Storia del diritto italiano, I, parte 1ª, Milano 1923, p. 326 segg.; H. Fitting, Die Institutionenglossen des Gualcausus, Berlino 1891.