GUALDO Tadino (A. T., 24-25-26)
Cittadina dell'Umbria (provincia di Perugia), situata a 535 m. s. m. sulle ultime propaggini del Monte Serra Santa (1348 m.) verso il piano percorso dal torrente Rasina. Aveva 1455 ab. nel 1701, 1700 nel 1736, 2474 nel 1871, 3254 nel 1901, 3616 nel 1921. L'importanza economica di Gualdo Tadino non è grande, e questo spiega il suo lento sviluppo demografico; possiede alcune piccole industrie (fabbricazione di ceramiche artistiche rinomatissime, di stoviglie e di fiammiferi). Presso Gualdo Tadino passa la linea ferroviaria Roma-Ancona (stazione a 1,7 km. dalla città).
Il comune di Gualdo Tadino ha 124,12 kmq. di superficie, in gran parte collinosa e montuosa (quote estreme 340 e 1430 m.), occupata per quasi la metà (44%) da seminativi, per lo più alberati; i pascoli coprono il 37% e i boschi il 14% del territorio. Il resto è improduttivo. La popolazione del comune, che nel 1931 risultò di 11.889 ab. (7192 nel 1861, 8477 nel 1881, 10.055 nel 1901, 10.448 nel 1911, 11.570 nel 1921) vive per una metà circa nelle case sparse e per l'altra metà accentrata nel capoluogo e in altri 15 piccoli centri (tra i quali Rigali, 440 ab., e S. Pellegrino, 412 ab.), e si addensa specialmente nella zona tra 400 e 600 m. di altezza.
Monumenti. - Una casa del sec. XIII ospita una piccola ma interessante galleria: grandioso polittico di Niccolò Alunno (1471); varie tavole di Matteo da Gualdo (1433-1507), che molto lavorò in patria e nei dintorni; una croce sagomata della fine del sec. XIII; una Coronazione della Vergine di Sano di Pietro; un trittico di Antonio da Fabriano, ecc. Il duomo (S. Benedetto), del sec. XIII, con tre portali, occupa uno dei lati della piazza: l'interno, ammodernato, conserva alcuni affreschi di Matteo da Gualdo e una croce abbaziale del 1481. Di fronte sorge la chiesa di S. Francesco, organismo architettonico gotico ispirato a quello della chiesa omonima di Assisi, consacrato nel 1315, decorato di varî affreschi umbri del sec. XV. Nella parte più alta della cittadina torreggia la Rocca Flea, ben conservata, restaurata da Biordo Michelotti nel 1394, e di nuovo nel secolo successivo.
Storia. - Sorse presso le rovine della vecchia Gualdum (voce della bassa latinità "selva"), distrutta da un incendio nel 1237, che aveva a sua volta sostituito l'antico Tadinum raso al suolo da Ottone III nel 996. Per la sua adesione al partito ghibellino fu favorita da Federico II, e dové dopo la morte di lui soggiacere al "grave giogo" (Dante, Paradiso, XI, 48) della guelfa Perugia, di cui subì per quasi due secoli le fortunose vicende, finché fu nel 1469 annessa agli stati della Chiesa come legazione autonoma e poi (1587-1798) come commissariato apostolico. Gregorio XVI, con breve 5 marzo 1833, le diede titolo di città, cambiandone il nome di Gualdo di Nocera in quello attuale di Gualdo Tadino.
Bibl.: Cronichon Gualdense, attr. a fra Paolo da Gualdo, 1330 circa (Bibl. Vaticana, Fondo Ottobon., cod. 2666); L. Jacobilli, Vite dei Santi e Beati di Gualdo e della regione di Tadino, Foligno 1638; A. Guerrieri, Storia di Gualdo Tadino, Foligno 1900 (con ampia bibl.); id., Gli antichi istituti ospedalieri di Gualdo Tadino, Perugia 1909; id., Storia civile ed ecclesiastica del comune di Gualdo Tadino (in corso di stampa), Gubbio 1932; R. Riccardi, Ricerche sull'insediamento umano nell'Umbria, Roma 1931.