Gualtiero di Châtillon (G. da Lille)
Scrittore (sec. XII), amico di Giovanni di Salisbury. Nel corso di una vita movimentata che lo portò a percorrere l'Europa dalla Francia all'Inghilterra a Bologna a Roma esercitò uffici di funzionario, di uomo di chiesa, di maestro. Pur essendo nato a Lille, dal suo fortunato insegnamento a Châtillon ha tratto il nome con cui lo designano più comunemente gli studiosi moderni.
La sua opera letteraria comprende scritti teologici (Tractatus contra Iudaeos), poesie liriche spesso di argomento erotico e versi satirici (a questi ultimi diede alimento la polemica contro i costumi della corte pontificia, che G. conobbe direttamente nei suoi viaggi in Italia) e infine i dieci libri di un poema epico-storico in esametri sulle imprese di Alessandro Magno, l'Alexandreis.
Il poema ebbe larga fortuna, fu letto nelle scuole e, come testimonia per es. Eberardo Alemanno, sembrò rivaleggiare con il Bellum civile di Lucano (" Lucet Alexander Lucani luce; meretur / laudes descriptus historialis honor " [Laborintus 637-638, in E. Faral, Les arts poétiques..., p. 359]).
A un testo così noto, apprezzato e diffuso hanno fatto talvolta ricorso gli esegeti di D. indicandovi, ma senza vera necessità e con poca forza di persuasione, spunti che sarebbero riecheggiati nella Commedia. Ovvio ma superfluo il rinvio a proposito di If XIV 31-36 (v. ALESSANDRO MAGNO), dove l'auctoritas canonica è quella di Alberto Magno persuasivamente indicata dal Toynbee; non meno persuasiva la somiglianza indicata dal Torraca e ulteriormente ribadita dall'Avalle, fra un tratto dell'orazion picciola di Ulisse (If XXVI 118-120) e Alexandreis X 311 ss.
Bibl. - Le opere di G. in Migne, Patrol. Lat. CCIX; cfr. " Bull. " II (1894-95) 152-153; D'A.S. Avalle, L'ultimo viaggio di Ulisse, in " Studi d. " XLIII (1966) 50-67.