GUANO (probabilmente voce indigena)
Concime naturale formato dai prodotti di decomposizione degli escrementi di uccelli marini, sotto l'azione dell'aria atmosferica e con esclusione della pioggia. In misura secondaria contribuiscono alla sua formazione escrementi e ossa di foche e di leoni marini, corpi decomposti di quegli stessi animali e di uccelli, specialmente nidiacei, penne, uova calcificate, avanzi di prede e diatomee marine. Il guano può tuttavia essere considerato indirettamente come prodotto di pesce. Gli uccelli compiono una funzione analoga a quella delle industrie che trasformano in fertilizzanti i sottoprodotti del pesce o che fabbricano addirittura concimi adoperando grandi quantità di pesci inadatti all'alimentazione umana. Tale lavorazione compiuta dagli uccelli può essere considerata, sotto certi aspetti, come distruttiva di eccessive quantità di pesci, ma il prodotto è tale da essere utilizzato in maniera più redditizia di qualsiasi altro concime naturale e di molti artificiali.
I più numerosi depositi di guano di notevole spessore si trovano nelle piccole isole e sulla costa sud-occidentale dell'America Meridionale e specialmente nelle isolette Lobos de Tierra e Lobos de Afuera, Chincha, Ballestas, Guañape, Marabi, ecc. Anche la costa sud-occidentale dell'Africa e altri punti della Terra offrono località interessanti sotto questo aspetto; ma le coste peruviane e cilene, insieme con le isole sunnominate furono e sono le località più ricche di guano, anche se ora la quantità ne è diminuita. Vi sono stati rinvenuti depositi da 7 a 30 metri di spessore; nella più meridionale delle isole Chincha, che aveva dato cinque milioni di tonnellate e che nel 1870 era stata abbandonata, già nel 1890 fu possibile raccogliere di nuovo guano in quantità. Poiché le stazioni di sosta e di riproduzione degli uccelli marini in quell'isola sono estese e densamente abitate, è stato calcolato che in poco più di un anno la produzione del guano può raggiungervi un quantitativo di circa 2000 tonnellate. Gli uccelli che maggiormente contribuirono alla formazione del guano appartengono in massima parte ai gruppi comprendenti i grandi nuotatori e i grandi volatori marini. Il guano peruviano ad es. è dovuto a una specie di pinguino (Spheniscus Humboldti Meyer), a varî gabbiani, tra cui prevalgono per numero il Larus dominicanus Licht. e il Larus modestus Tschudi, ad alcune rondini di mare come Sterna hirundinacea (Less.) e Larosterna inca (Less.), al grande albatro (Diomedea irrorata Salv.), alle Procellarie (Pelecanoides gemoti Less.) alle Sule (Sula variegata Tschudi e Sula Nebouxi Miln. Edw.), a varie specie di Cormorani e di Pellicani, i quali tutti si radunano in colonie nidificanti di molte migliaia d'individui. Nel marzo del 1907, nell'isola Lobos de Afuera, fu calcolato che si trovassero 100.000 individui del solo Pelecanus thagus Mol. Le condizioni che favoriscono la formazione del guano sono biologiche e climatologiche. Innanzi tutto isole e coste disabitate e impervie con rive frastagliate e rocciose, dove i venti siano moderati o spirino in direzione quasi invariabile; mare e temperatura costante e non troppo elevata che attrae grande quantità di nutrimento, favoriscono la formazione di grandi colonie di uccelli nidificanti. Inoltre è necessaria una certa umidità dell'aria, ma le piogge debbono essere rarissime, perché l'acqua determina modificazioni chimiche che deteriorano il prodotto. Il guano, sotto una crosta biancastra di circa 20 cm. di spessore si presenta come una massa compatta, terrosa, giallo bruna, con odore fortemente ammoniacale. Nella sua composizione prevalgono acido fosforico, calcio, potassa, magnesia e varie sostanze ammoniacali; a seconda del prevalere dell'una o dell'altra si distinguono varie qualità di guano.