GUATEMALA (A. T., 153-154)
Capitale della repubblica omonima, situata a 1480 m. s. m., sull'altipiano dominato dai coni vulcanici dell'Agua, del Fuego e del Pacaya, nell'alto bacino del Río de las Vacas; è allacciata per mezzo di ferrovia con Puerto Barrios sull'Oceano Atlantico e con S. José sul Pacifico, con il Messico e il Salvador. Servizî regolari di navigazione aerea la collegano con Flores (Petén) e con Huehuetenango. È chiamata Guatemala la Nueva per distinguerla dall'antica (Antigua), distrutta da un terremoto nel 1773. Fu fondata nel 1776; secondo il censimento del 1921 contava 115.938 abitanti; un calcolo del 1931 dà 165.000 ab., per cui risulta la più popolosa città di tutta l'America Centrale. Essa è pure il centro non solo politico, ma anche economico dello stato. Il nucleo centrale della città presenta il solito tipo a reticolato, con strade tagliantisi. ad angolo retto. Si divide in 18 cantoni, ricoprenti complessivamente una superficie di 15 kmq; gode di un clima eccellente, con medie mensili oscillanti fra 16° e 20° e una piovosità superiore ai 1300 mm.
Guatemala ha molto sofferto per i terremoti, il più terribile dei quali è stato quello del dicembre 1917-gennaio 1918. I primi gravi movimenti tellurici si ebbero nella notte di Natale del 1917, con conseguenze disastrose per gli edifici pubblici, per le chiese di San Francesco, Santa Chiara e per la cattedrale. Le scosse si ripeterono violentissime il 28 dello stesso mese; il 3 gennaio del 1918 si compiva l'opera di distruzione, resa ancor più tragica dagl'inadatti sistemi di costruzione adoperati su un terreno a caratteristiche sismiche così accentuate. L'opera di ricostruzione è proceduta celermente. Tra gli edifici di Guatemala sono da ricordare il Museo e l'Università.