AGHINETTI, Guccio
Pittore fiorentino, figlio di Sere, citato nel Libro di ricordanze del provveditore di S. Reparata, Stieri di Francesco degli Albizzi, nell'anno 1367 per un pagamento di 6 fiorini, avendo ridipinta l'arma dei Falconieri sulla porta omonima del duomo di Firenze. Morì nel 1409.
Il nome dell'A. compare per la prima volta in F. Baldinucci, che lo chiama, probabilmente per un errore di lettura dell'abbreviazione m. (= magistro), Marco di Guccio Aghinetti, mentre in realtà il pagamento in questione è fatto "magistro Guccio Aghinetti pictori". La questione fu ripresa dal Manni, che, nel provare con documenti l'identificazione del boccaccesco Guccio Imbratta con Guccio A. detto Porcellana, sostiene che quest'ultimo aveva un nipote pittore, figlio di suo fratello, il Sere, detto appunto Guccio del Sere Aghinetti: questi avrebbe dipinto l'arme dei Falconieri per il duomo (ma nel 1386 e non nel 1367) e sarebbe morto nel 1409. Dopo queste precisazioni è strano che il Manni accetti l'esistenza anche del Marco di Guccio, ricordato dal Baldinucci, supponendo, sulla base delle notizie, già ricordate dal Baldinucci stesso, che egli fosse figlio di Guccio Porcellana e avesse lavorato intorno al 1370 per l'Opera di S. Reparata. Il Piacenza districò a suo tempo nell'edizione del Baldinucci la questione, individuando un solo A. pittore, cioè il Guccio figlio di Sere.
Fonti e Bibl.: F. Baldinucci, Notizie de' Professori del Disegno, a cura di G. Piacenza, I, Torino 1768, p. 271, n. I; D. M. Manni, Le veglie piacevoli ovvero notizie de' più bizzarri, e giocondi uomini toscani, I, Venezia 1762, pp. 11-27; P. Zani, Encicl. metodica.., delle Belle Arti, I, p. 323 (distingue Aghinetti Guccio o Arriguccio seniore, detto Guccio del Sere, operante nel 1331 e Aghinetti Guccio, iuniore, suo nipote, operante nel 1367 e morto nel 1409); U. Thieme-F. Becker, Allgem. Lexikon der bildenden Künstler, XV, p. 185, sub voce Guccio; E. Bénézit, Dict. critique... I, Paris 1948, p. 47.