ALTAVILLA, Guglielmo d'
Figlio di Tancredi d'Altavilla e della sua seconda moglie Fressenda, venne in Italia con i fratelli Maugerio e Goffredo solo dopo la morte dell'omonimo fratellastro Guglielmo Braccio di Ferro, di cui era assai più, giovane (1056). Si appoggiò specialmente al fratellastro Unfredo, che gli assegnò le terre tolte a Guido, zio di Gisulfo di Salerno, e gli conferì il titolo di conte del Principato (1058). Nello stesso anno l'A. appoggiò il fratello Ruggero contro l'altro fratello, Roberto il Guiscardo, dandogli ricetta a Scalea (Catanzaro), aiutandolo con le sue truppe e continuando le ostilità contro il Guiscardo e contro Gisulfo, in una serie di operazioni militari, che non è possibile determinare con esattezza, nel tempo e nei luoghi, per mancanza di fonti.
In occasione del concilio di Melfi (1 ag. 1067), fu scomunicato da Alessandro II per avere occupato terre della Chiesa di Salerno, ma fu poco dopo assolto, essendosi sottomesso al papa, in occasione d'un suo soggiorno nella stessa Salerno. Partecipò col Guiscardo all'attacco contro l'Impero bizantino e, in particolare, alla conquista di Durazzo. Nel 1113 era col pronipote Guglielmo, figlio di Ruggero Borsa e duca di Puglia; nel 1117 componeva la sua vertenza con il monastero di Cava. Dopo tale data nulla più sappiamo di lui.
Fonti e Bibl.: De rebus gestis Rogerii Calabriae et Sicihiae comitis et Roberti Guiscardi ducis fratres eius, auctore Gaufrido Malaterra,in Rer. Italic. Script.,V, 1,2 ediz., a cura di E. Pontieri, pp. 6,9, 16, 20, 22; Amato di Montecassino, Storia de' Normanni,a cura di V. De Bartolomaeis, Roma 1935, in Fonti Per la Storia d'Italia,LXX VI cfr. Indice;F. Chalandon, Histoire de la domination normande en Italie et en Sicile,I, Paris 1907, pp. 81 s., 148, 150 s., 153, 221, 252, 317, 320, 347, 353.