GUGLIELMO de la Mare
Francescano inglese del sec. XIII, insegnante all'università di Oxford, morto nel 1298..
Tra le sue opere (ricordate fra le altre possono essere un Commentario alle Sentenze del Lombardo e Quodlibeta sophistica), la più notevole è il Correctorium fratris Thomae (conservato in molti manoscritti, e stampato insieme con la sottocitata replica attribuita a Egidio Romano), scritto polemico che si connette con la lotta svolta dai dottori francescani contro l'affermarsi della teologia tomistica. Mentre il suo amico Giovanni Peckham, insieme con Stefano Tempier e con Roberto Kilwardby, combatteva il tomismo soprattutto in nome dell'autorità della tradizioné agostiniana, G. diede alla critica, a cui egli sottopose 118 tesi tratte dalle opere di S. Tommaso, carattere più nettamente teorico. E il suo Correctorium, pubblicato nel 1277 o 1278, ebbe tanto successo che da una parte esso fu prescritto dal capitolo generale dell'ordine francescano tenuto nel 1282 a Strasburgo come integrazione necessaria della lettura delle opere di S. Tommaso, e dall'altra provocò, da parte domenicana, una fioritura di repliche, col nome di Correctoria (o Correptoria o Defensoria o Castigatoria) corruptorii (come ironicamente venne chiamato il Correctorium di G.) fratris Thomae, tra cui possono essere ricordate quella attribuita a Egidio Romano (prima stampa Strasburgo 1501) e quelle di Giovanni Quidort e di Ramberto dei Primadizzi.
Bibl.: F. Ehrle, Der Kampf um die Lehre d. heil. Thomas v. A., in Zeitschr. f. kath. Theologie, XXXVII (1913), pp. 266-318; E. Longpré, G. de la M., Amiens 1922.