Guglielmo di Conches Filosofo (n. 1080 ca
m. dopo il 1154). Fu uno dei maggiori rappresentanti del platonismo del sec. 12°. Maestro della scuola di Chartres, è autore di commenti al De consolatione philosophiae di Boezio, alle Institutiones di Prisciano, a Macrobio, nonché al Timeo platonico (ne abbiamo due redazioni); parallelamente a questi commenti scrisse trattati sui principi della filosofia e sulla costituzione del mondo (Philosophia mundi, scritto giovanile, ampliato poi nel Dragmaticon). In tutte le sue opere prevalgono interessi fisici ispirati dal Timeo, da Calcidio, da Macrobio e dagli scritti medici tradotti da Costantino Africano. Notevole in partic. la valutazione delle cause seconde in tutto il processo di formazione del cosmo e il tentativo di svolgere un’esegesi del racconto genesiaco secondo i principi della scienza fisica, limitando alla creazione degli elementi l’azione diretta di Dio. Interessante anche la sua concezione atomistica (qualitativa, non quantitativa) degli elementi. Assertore della necessità di sviluppare con discorso «razionale» e soprattutto fisico il dato rivelato, per le sue idee teologiche e fisiche fu accusato di eresia da Guglielmo di Saint-Thierry.