Guglielmo di Occam
(o Ockham) Filosofo e politico (n. Occam, Surrey, fine sec. 13°-m. 1349 o 1350). Entrato nell’ordine francescano, studiò a Oxford, dove nel 1319 era professore. Accusato di eresia, dovette (1324) presentarsi alla curia papale, in Avignone, dove fu trattenuto per quattro anni; riuscito finalmente a fuggire, andò a Pisa con il generale dell’ordine, Michele da Cesena, in contrasto col papa Giovanni XXII per la questione della povertà dell’ordine, e con il confratello Bonagrazia da Bergamo, presso Ludovico il Bavaro. I tre frati, scomunicati, ebbero piena protezione dall’imperatore e si ritirarono a Monaco di Baviera, dove, in convento, G. scrisse i suoi trattati politici, a sostegno della politica dell’imperatore volta a svincolare l’autorità imperiale da quella del papato, la Chiesa essendo concepita da G. come società spirituale, onde è negato al papa ogni intervento nel dominio politico. Grande figura di pensatore, G. segna uno dei momenti culminanti della crisi della cultura e della società scolastica quale si era affermata lungo il sec. 13°: per molti aspetti egli avvia un orientamento di pensiero che avrà larga influenza nei secoli seguenti.