Teologo (sec. 13º); magister artium (1228) e di teologia (1250), fu tra i più tenaci avversarî a Parigi degli ordini mendicanti, ai quali voleva fosse negato o almeno limitato il diritto d'insegnare nelle università. Scrisse contro i mendicanti un Liber de Antichristo e un Libellus de periculis novissimorum temporum, che fu condannato da papa Alessandro IV (1256). G., privato dei benefici, fu esiliato dalla Francia.