GUGLIELMO di Saint-Amour
Fu a capo della lotta condotta dal clero secolare contro gli ordini mendicanti all'università di Parigi. Inviato in curia nel 1254 come procuratore dell'università, ebbe sul principio un certo successo. Apparso l'Introductorius di Gerardo da Borgo S. Donnino (v.) all'Evangelium aeternum di Gioacchino da Fiore (v.), egli diede alla lotta, che sul principio si aggirava sul diritto dei domenicani alla seconda cattedra, un indirizzo contrario ai mendicanti, che in una predica e poi nel suo scritto De periculis novissimorum temporum qualificò per falsi profeti e precursori dell'Anticristo. Ma Alessandro IV, nella bolla Quasi lignum vitae, si pronunciò contro l'università. Rifiutandosi G. di sottomettersi, fu deposto dall'insegnamento nel 1256, mandato in esilio e il suo libro fu condannato. In esilio scrisse contro Gioacchino e gli pseudo-profeti il Liber de Antichristoy Il suo commento agli Analytica priora et posteriora scoperto da H. Denifle e descritto più particolarmente da M. Grabmann, deve essere riportato al primo periodo del suo insegnamento. Morì a Saint-Amour nel 1272. Contro G. scrisse nel 1256 S. Bonaventura, Apologia pauperum; S. Tommaso d'Aquino, Contra impugnantes religionem; Tommaso da York, Manus quae contra omnipotentem.
Tutti i documenti relativi alla lotta contro i mendicanti si trovano in H. Denifle ed É. Chatelain, Chartularium Universitatis Parisiensis, I, Parigi 1889. Il trattato De periculis e due prediche furono stampate a Basilea 1555, le Opera omnia a Coutances 1632 (in realtà Parigi). Una ristampa di gran parte del De periculis, in M. Bierbaum, Bettelorden und Weltgeistlichkeit an der Universität Paris, Münster 1920, pagg. 1-36. Il Liber de Antichristo in Martène e Durand, Vet. Script. amplissima collectio, IX, Parigi 1733, pp. 1273-1446.
Bibl.: H. Denifle, in Archiv. für Literatur und Kirchengeschichte, I, pp. 84-88; F. X. Seppelt, Der Kampf der Bettelorden an der Universität Paris um die Mitte des XIII Jahrh., Breslavia 1905 e 1908; M. Grabmann, Mittelalterliche lateinische Aristotelesübersetzungen und Aristoteleskomm., in Sitzungsb. d. Bayerischen Akad. d. Wiss. (Philos.-hist. Klasse), 1928, fasc. 5, pp. 55-62.