GUGLIELMO di Vercelli, santo
Chiamato anche G. da Monte Vergine, nacque a Vercelli nel 1085 e morì a Guglieto il 25 giugno 1142. A quindici anni andò in pellegrinaggio a S. Giacomo di Compostella; pensava anche di recarsi in Terrasanta, ma trasferitosi a Monte Vergine presso Avellino, visse colà da eremita. Presto, la fama della sua santità attrasse molti a lui; così, nel 1119, sorse la congregazione di Monte Vergine. In pochi anni col favore di Ruggiero, re di Napoli, il romitorio divenne un grande cenobio. Ma la vita troppo austera cominciò a stancare gli eremiti, i quali avrebbero voluto delle riforme; G., piuttosto che cedere, lasciò il governo nelle mani del beato Alberto, partì con cinque compagni fedeli e, favorito dal re Ruggiero, fondò altri monasteri per uomini e per donne; tra questi, due a Guglieto, presso Nusco, uno in Sicilia e uno a Salerno, nel palazzo stesso del re. Ritiratosi infine nel monastero di Guglieto, ivi morì e fu sepolto. La sua congregazione, a cui non lasciò nessuna regola scritta, abbracciò quella benedettina per ordine di papa Alessandro III, che si crede lo abbia anche canonizzato. La congregazione ebbe, in breve tempo, uno sviluppo floridissimo in tutta Italia e fuori. La sua festa cade il 25 giugno.
Bibl.: Acta Sanctorum, V, 25 giugno, p. 112; G. Giordano, Croniche di Monte Vergine, Napoli 1648; A. Tranfaglia, in L'Italia benedettina, Roma 1929, p. 380 segg.