LAMORMAINI, Guglielmo
Gesuita, nato il 29 dicembre 1570 a La Moire Mennie (di qui il suo nome) nel Lussemburgo, morto a Vienna il 22 febbraio 1648. Dal 1600 professore di filosofia e di teologia a Graz e a Vienna, dal 1621 fino al 1623 a Roma, fu dal 1624 fino al 1637 confessore ascoltatissimo e consigliere spirituale dell'imperatore Ferdinando II; dopo la morte di lui, divenne padre provinciale dei gesuiti per l'Austria. Pare che abbia rifiutato la dignità cardinalizia. Uomo di notevole abilità, fu uno dei promotori spirituali dell'editto di restituzione del 1629, secondo alcuni nemico di Wallenstein, ma anche nemico degli Spagnoli. L'autore dello scritto odiato Chaos perduellionis non è lui, ma non manca chi lo biasimi di avere attaccato ingiustamente la memoria di Wallenstein e glorificato troppo quella dell'imperatore nel suo lavoro Ferdinandi II virtutes (Vienna 1638).
Bibl.: R. Stiegele, Beiträge zu einer Biografie des Jesuiten W. L., in Historisches Jahrbuch, XXVIII (1907); B. Dhur, Jesuiten-Fabeln, Friburgo in B. 1899, pp. 650-652; A. Kroess, Geschichte der Böhmischen Provinz der Gesellschaft Jesu, Vienna 1927. Ch. Sommervoge, Bibl. de la Comp. de Jésus, IV, col. 1428 segg.; H. v. Srbik, Wallensteins Ende, Vienna 1920.