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MARCONI, Guglielmo

di Luigi Solari - Enciclopedia Italiana (1934)
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MARCONI, Guglielmo

Luigi Solari

Scienziato, nato a Bologna il 25 aprile 1874 da Giuseppe e da Annie Jameson. Trascorse i primi anni della giovinezza in Italia, tra Bologna, Firenze e Livorno, e in Inghilterra; fece i suoi primi studî a Firenze in un istituto privato; li continuò a Livorno dedicandosi particolarmente all'elettrotecnica; i viaggi e le comunicazioni rapide costituirono l'oggetto principale dei suoi studî giovanili.

Nel 1893, M. cominciò a interessarsi delle oscillazioni elettriche, di cui a quell'epoca solo eminenti fisici si occupavano con ricerche di laboratorio, basate su quelle compiute da Hertz in Germania. Ma nessuno di quegli scienziati aveva pensato d'impiegare le onde elettriche per telegrafia senza filo. Anzi alcuni di essi, quando udirono che un giovanetto italiano aveva proposto un nuovo sistema di telegrafia mediante delle onde elettriche, negarono la praticità di sì ardita idea. Tuttavia M., rinchiusosi nel 1895 nella sua villa paterna di Pontecchio, presso Bologna, scoprì che, collegando un generatore di oscillazioni elettriche a un filo metallico isolato nell'aria (antenna) e alla terra, si otteneva un efficiente radiatore di onde elettriche e che queste onde potevano essere rilevate alla distanza di circa 2 chilometri da un ricevitore collegato esso pure a un filo metallico isolato nell'aria (antenna) e alla terra. Fu così che nella villa di Pontecchio sorsero le prime due stazioni radiotelegrafiche. M. scoprì allora che la portata delle trasmissioni delle onde elettriche aumentava rapidamente con l'aumentare dell'altezza delle antenne dal suolo.

M., per quanto giovanissimo, ebbe subito il più chiaro intuito della possibile praticità e del grande avvenire della sua invenzione. Ma intuì anche la necessità di grandi mezzi finanziarî per lo sviluppo del nuovo sistema di comunicazione da lui ideato. Egli perciò si recò il 2 febbraio 1896 a Londra, accompagnato da sua madre, che, per mezzo dei proprî parenti, gli fece ottenere la presentazione all'ingegnere capo del Post Office a Londra, sir William Preece, il quale gli facilitò il modo di dare una pubblica dimostrazione dell'efficienza dei suoi apparecchi. In tale occasione sir William Preece dichiarò in una storica conferenza tenuta l'11 dicembre 1896 a Londra che "M. aveva ideato per primo un nuovo e utilissimo mezzo di comunicazione fra le genti".

Nella primavera del 1897, M. dimostrò la possibilità di comunicare a una distanza di circa 4 km. a Salisbury (Inghilterra), distanza che poco più tardi fu aumentata sino a 15 km. Si sviluppò allora una gara fra i governi delle grandi nazioni per ottenere dal giovane M. una pratica dimostrazione del suo nuovo sistema di telegrafia. Il governo tedesco inviò presso M. il prof. Slaby, il quale assistette alle esperienze di Salisbury ed ebbe la rivelazione di tutti i dispositivi degli apparecchi di Marconi. Lo Slaby, in una conferenza (27 agosto 1897), riconobbe tutta la novità e l'importanza di quanto M. gli aveva dato modo di vedere.

Il governo italiano, per iniziativa del ministro della Marina B. Brin, pregò M. di ritornare in Italia per eseguirvi esperienze di radiotelegrafia su navi della R. Marina. M. aderì all'invito e nel 1897 diede pratiche dimostrazioni della sua invenzione prima a Roma e poi sulla R. Nave San Martino alla Spezia, per mezzo della quale provò la possibilità di telegrafare alla distanza di circa 18 km.

Questo risultato apparve sorprendente. Allora il governo francese chiese a M. di esporre a una sua delegazione tecnica il nuovo sistema di telegrafia; e M., aderendo all'invito, stabilì il 27 marzo 1899 le prime comunicazioni radiotelegrafiche fra la costa francese e quella inglese attraverso la Manica, e cioè fra Wimereux presso Boulogne (Francia) e South Foreland in Inghilterra. Fu quindi il governo americano a pregare M. di recarsi negli Stati Uniti d'America e di eseguire pratiche esperienze fra gl'incrociatori New York e Massachusetts. In seguito a queste prime pratiche dimostrazioni, generosamente date da M. con piena fiducia e nell'interesse soprattutto delle comunicazioni per la sicurezza della vita umana in mare, sorsero in breve tempo presso le grandi nazioni nuove società collegate con la Compagnia Marconi, fondata nel 1897 in Inghilterra, oppure concorrenti con essa. Con lo sviluppo della concorrenza creata da tali società appoggiate dagli stessi governi favoriti da M., vennero rapidamente registrati migliaia di brevetti riguardanti la telegrafia senza fili. Ma è incontrovertibile il fatto chie solo dopo il primo brevetto M., in data 2 giugno 1896, n. 12.039, furono chiesti i suaccennati brevetti e che solo dopo le pratiche dimostrazioni date dall'inventore, la telegrafia senza fili si è sviluppata in Europa e in America.

Per quanto riguarda la priorità dell'invenzione, ricorderemo che le stesse personalità, le quali vengono spesso citate presso varie nazioni quali precursori di Marconi, hanno fatto esplicite dichiarazioni a conferma della priorità dell'invenzione italiana; così ad esempio, Sir Oliver Lodge e Sir William Preece in Inghilterra, A. Slaby in Germania, E. Branly in Francia e A. S. Popov in Russia. A tali dichiarazioni si aggiunsero in seguito le sentenze emesse dai tribunali di Londra, di New York e di Parigi, in favore dell'originalità dei brevetti Marconi.

Grandi e imprevisti furono gli ostacoli che si opposero allo sviluppo dell'invenzione di M.: le alte montagne, la curvatura della terra, la luce solare, le interferenze fra stazioni vicine, le scariche elettriche atmosferiche, ecc., apparvero in principio quali ostacoli insormontabili a rapido e pratico sviluppo della telegrafia senza fili. Tali ostacoli fornirono elementi potentissimi per giustificare la freddezza dei governi dopo un primo periodo di entusiasmo, lo scetticismo dei tecnici, la diffidenza dei finanzieri. Ma M. riuscì a vincere genialmente e tenacemente, con successivi perfezionamenti, tutti gli ostacoli oppostigli dalla natura e dagli uomini.

1898: M. crea i primi apparecchi radiotelegrafici con circuiti sintonici atti a garantire l'indipendenza delle comunicazioni contemporanee di più stazioni vicine (brevetto 7777).

1899: stabilisce le prime comunicazioni radiotelagrafiche, nonostante la curvatura della terra, fra stazioni situate alla distanza di circa 300 km., cioè fra S. Caterina nell'isola di Wight e capo Lizard in Cornovaglia.

Dicembre 1901: Dimostra per la prima volta la possibilità di trasmettere segnali radiotelegrafici attraverso l'Atlantico fra Poldhu (Inghilterra) e San Giovanni di Terranova. Questo suo successo conferma completamente l'opinione da M. già espressa dopo il collegamento Capo Lizard-S. Caterina, che le onde elettriche non sarebbero state arrestate dalla curvatura della terra e che avrebbero potuto essere trasmesse a qualsiasi distanza sul nostro pianeta. Tale opinione, in contrasto con tutte le teorie esistenti, era stata strenuamente combattuta da eminenti scienziati.

Febbraio 1902: M. scopre un fatto, divenuto poi di comune conoscenza, e cioè che, con onde di circa 1000 m., la portata di trasmissione è durante la notte molto maggiore che durante il giorno. In seguito alla prima trasmissione radioelettrica compiuta attraverso l'Oceano Atlantico e al conseguente valore assunto dai proprî brevetti d'invenzione, M. scrisse al ministro della Marina a Roma che egli accordava al R. Governo italiano il gratuito uso dei suoi brevetti e la libera riproduzione dei suoi apparecchi negli arsenali dello stato nell'interesse delle radio-comunicazioni militari italiane.

Luglio-dicembre 1902: Esegue le storiche esperienze a bordo della R. Nave Carlo Alberto in viaggio nel mare del Nord, nel Baltico, nell'Atlantico e nel Mediterraneo e in continuo collegamento con la stazione inglese di Poldhu. Dimostra così per la prima volta la possibilità di stabilire una regolare corrispondenza radiotelegrafica attraverso tutto il montagnoso continente europeo. La relazione ufficiale di quella campagna scientifica, scritta da L. Solari, assistente di M. in quelle esperienze, ottenne il gran premio in favore di M. all'Esposizione internazionale di elettricità di St Louis. A bordo della Carlo Alberto M. esperimenta la prima volta sul mare il ricevitore di sua invenzione, il detector magnetico, che per vario tempo ha rappresentato il ricevitore più efficiente per costanti e regolari comunicazioni radiotelegrafiche. Nel novembre 1902, M. sbarca a Sydney in Canada dalla R. Nave Carlo Alberto, che per sei mesi era stata posta a sua disposizione per volere del re d'Italia.

Dicembre 1902: M. trasmette i primi messaggi per radiotelegrafia dal Canada all'Inghilterra, diretti al re d'Italia e al re d'Inghilterra.

Gennaio 1903: M. stabilisce le prime comunicazioni radiotelegrafiche fra gli Stati Uniti d'America e l'Inghilterra.

L'opera di M. viene quindi dedicata allo sviluppo delle due sue principali applicazioni, e cioè dei servizî radiomarittimi per la sicurezza in mare e del servizio pubblico transatlantico tra l'Europa e l'America. Mentre i suoi successi richiamano l'attenzione del mondo, la Germania convoca la prima conferenza internazionale radiotelegrafica a Berlino il 4 agosto 1903, che, per quanto tenda a frenare la troppo rapida espansione del sistema Marconi nel mondo, costituisce il massimo riconoscimento internazionale dell'enorme importanza dell'invenzione di M. Nell'ottobre M. stabilì a bordo della nave Lucania il primo servizio di stampa fra l'Europa e l'America, durante tutta la traversata atlantica.

1904: Scopre le proprietà direttive delle antenne orizzontali e dà inizio al pratico impiego delle valvole termoioniche, usando la valvola Fleming con speciali dispositivi da lui ideati.

1906: Esegue la prima applicazione del trasmettitore a disco rotante a scintilla musicale presso la stazione di Clifden in Irlanda.

16 ottobre 1907: Inaugura il primo regolare servizio pubblico radiotelegrafico fra l'Europa e l'America.

23 gennaio 1909: Grazie al perfetto servizio radiomarittimo stabilito da M. a bordo di molte navi, viene compiuto il clamoroso salvataggio dei passeggeri, degli equipaggi e degli ufficiali dei piroscafi Florida e Republic, che per la nebbia avevano avuto una collisione in alto Atlantico. Speciali leggi vengono allora promulgate in tutti i paesi civili per rendere obbligatorio l'impianto di stazioni radio a bordo delle navi.

1910: M. si reca in Argentina a bordo del piroscafo italiano Principessa Mafalda e stabilisce le prime comunicazioni radiotelegrafiche fra l'Europa e l'America Meridionale.

21 febbraio 1911: M. ottiene la sentenza in favore del suo brevetto numero 7777, sulla radiotelegrafia multipla sintonica.

1912: Il salvataggio della maggior parte dei passeggeri del transatlantico Titanic (25 aprile), che affonda in poco tempo, dopo un investimento contro un iceberg, richiama nuovamente l'attenzione del mondo sul grande servizio reso dalla radio e dalla perfetta organizzazione stabilita su tutti i mari dalla Compagnia Marconi per le comunicazioni marittime, presieduta dallo stesso inventore. Dopo tale salvataggio le applicazioni dell'invenzione di M. sul mare si sviluppano in tutto il globo. Nella stesso anno 1912, il sistema M. viene ufficialmente adottato dall'Inghilterra per la grande rete radiotelegrafica imperiale destinata a collegare l'Inghilterra con tutte le sue colonie. M. crea un nuovo metodo per generare onde contmue, conosciuto come il sistema a scintille multiple a intervalli misurati e costanti; questo sistema viene impiegato per molti anni in importanti stazioni a grande distanza e con esso vengono in seguito inviati i primi messaggi dall'Inghilterra all'Australia (settembre 1918).

1914: In seguito alle applicazioni fatte da M. delle valvole termoioniche nei trasmettitori radiotelegrafici, egli perfeziona i primi apparecchi radiotelefonici, e dà in Italia, nel marzo di quell'anno, la prima dimostrazione di un regolare servizio radiotelefonico. Durante la guerra mondiale, alla quale M. partecipa come ufficiale prima dell'esercito poi della marina, la radiotelegrafia è largamente usata anche a bordo di aeroplani e di dirigibili e di sottomarini.

1916: In vista di alcuni inconvenienti rivelatisi durante la guerra nell'uso dei sistemi radio a trasmissione circolare a onde lunghe, M. nizia a Genova, nel gennaio, la costruzione dei primi apparecchi a onde corte, e apre così un nuovo vasto orizzonte allo sviluppo della radio. Egli riprende allora alcune sue esperienze, già eseguite nel 1896, con riflettori parabolici. Perviene così alla creazione del nuovo sistema a fascio a onde corte, per mezzo del quale risolve per la prima volta il problema dei servizî multipli e contemporanei a grandissime distanze

1923: M. esegue importantissime esperienze fra la sua stazione di Poldhu a onde corte a fascio e lo yacht Elettra, sino alle Isole di Capo Verde, con risultati tali da indurlo a preconizzare il superamento delle maggiori distanze con l'uso di tale sistema.

1924: M. annunzia ufficialmente, in conferenze a Londra e a Roma, in pieno contrasto con l'opinione espressa dai consulenti tecnici di varî governi, che l'avvenire dei servizî radio intercontinentali sarebbe stato basato essenzialmente sull'impiego dei sistemi a fascio a onde corte; e i fatti gli dànno piena ragione.

Mggio 1924: M. riesce a trasmettere per la prima volta la parola umana a mezzo della radiofonia dall'Inghilterra all'Australia.

Ottobre 1924: M. scopre che le onde corte della gamma inferiore ai 30 m. assiLurano regolari comunicazioni alle maggiori distanze durante il giorno, mentre le onde corte della gamma superiore ai 30 m. le possono assicurare durante la notte. In seguito a tale scoperta, M. garantisce al governo britannico il regolare servizio radio fra la metropoli, le colonie e i dominions. Tale imponente servizio mondiale viene successivamente inaugurato nel periodo compreso tra il 26 ottobre 1926 e il 6 settembre 1927. La sua efficienza risulta talmente elevata, da indurre il governo britannico, per ragioni economiche nazionali, a promuovere la fusione della grande organizzazione mondiale creata da M. con quella potentissima creata dalle Compagnie dei cavi inglesi. Così, dopo una lunga lotta, le Compagnie dei cavi hanno dovuto riconoscere la vittoria riportata dal sistema Marconi per le comunicazioni rapide attorno al globo. Mediante l'impiego del sistema a onde corte a fascio, M. promuove anche lo sviluppo dei servizî radiotelefonici intercontinentali. Occorre ricordare che le stazioni radiotelefoniche Marconi sono state fra le prime e le più efficienti ad assicurare in Europa un regolare servizio di radiodiffusione. Ma il rapido sviluppo della radiotelefonia sia direttiva sia circolare (radiodiffusione) invade ben presto tutte le gamme delle lunghezze d'onda disponibili; M. allora apre all'avvenire della radio una nuova via, perfezionando gli apparecchi a riflettore e a micro-onde, e cioè a onde della lunghezza di circa 50 cm. Nell'estate del 1932 scopre mediante esperienze fra la Sardegna e l'Elettra la possibilità di coprire la distanza di 270 km. circa con apparecchi a micro-onde. Nel gennaio 1933 inaugura alla presenza di Pio XI, il primo servizio radio a microonde fra la Città del Vaticano e Castel Gandolfo. Con l'impiego delle onde corte e delle micro-onde, M. assicura nuovi sviluppi alla televisione.

Nella storia della scienza e delle sue applicazioni, non si ricorda altro inventore che, come M., dopo avere realizzato la propria invenzione, si sia mantenuto sempre alla testa dello sviluppo di essa e ne abbia personalmente diretto le maggiori applicazioni in tutto il globo. A tale scopo è stata particolarmente vantaggiosa la grande attivid e la particolare iniziativa di M. nel trasferirsi rapidamente fra i più lontani paesi per eseguire le sue esperienze nel rapporto da uno a uno, alle maggiori distanze. Con sole comode esperienze di laboratorio, la radio non avrebbe mai progredito. M. ha attraversato sinora 87 volte l'Oceano Atlantico, e ha compiuto durante l'autunno del 1933 il giro del mondo, ricevuto ovunque con i maggiori onori. Ha pubblicato numerose interessanti memorie, in italiano e in inglese.

L'importanza dell'opera di M. è stata riconosciuta da governi, università, società scientifiche, ecc., in tutto il mondo. Fra i molteplici riconoscimenti a lui tributati, si possono ricordare le lauree ad honorem a lui accordate nelle università di Bologna, Oxford e Cambridge; le nomine a membro onorario delle principali accademie e istituti scientifici d'Europa e d'America; le altissime decorazioni e onorificenze a lui conferite da molte nazioni, il premio Nobel per le scienze fisiche, la medaglia Albert della Royal Society of Arts di Londra, la medaglia Franklin, la medaglia John Fritz, e la medaglia John Scott a lui conferita negli Stati Uniti per l'invenzione della "telegrafia senza fili". Nel 1914 fu nominato senatore; durante la guerra mondiale, partecipò all'ambasceria italiana inviata negli Stati Uniti d'America; nel 1919, fu delegato plenipotenziario presso la Conferenza della pace a Versailles; nel giugno 1929 gli fu conferito il titolo di marchese; nel gennaio del 1928, fu nominato presidente del Consiglio nazionale delle ricerche in Roma, e il 19 settembre 1930, presidente della Reale Accademia d'Italia e membro del Gran Consiglio del Partito nazionale fascista. Nel settembre 1933, M. fu invitato negli Stati Uniti d'America ad assistere alle speciali onoranze resegli da quella repubblica durante l'Esposizione mondiale di Chicago. Il giorno 2 ottobre 1933 fu chiamato in tutta l'America The Marconi Day, per onorare l'inventore della telegrafia senza fili. Tornando dall'America per la via dell'Estremo Oriente ricevette dai governi giapponese, mancese e cinese, e da tutte le associazioni scientifiche, indimenticabili onoranze e dovunque la dimostrazione della più viva riconoscenza di tutti i popoli per i benefici da lui resi all'umanità.

Vedi anche
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marconi- marcóni-. – Primo elemento di parole composte, tratto dal nome dello scienziato e inventore Guglielmo Marconi (1874-1937), indicante relazione con la radiotelegrafia e con le onde radio: marconigrafia, marconigramma, ecc.
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