BICILLO, Guid'Ubaldo
Nato a Urbino intorno all'anno 1500, fu tipografo a Venezia e a Pesaro, in società con gli eredi di Bartolomeo Cesano. Questi aveva a Venezia bottega più di libraio che di tipografo, e si valeva di altri stampatori (G. Rapirio, Curzio Navò, Stefano d'Alessi, A. Arrivabene), mentre la sua stamperia poco produceva in proprio. Il B. fu suo dipendente e lo seguì a Pesaro nel 1555, ottenendo la direzione della nuova stamperia che il Cesano impiantò in quella città.
In Pesaro la tipografia aveva avuto splendore sul principio del Cinquecento per merito dei Soncino; partiti quelli non vi fu chi prendesse il loro posto: i pochi, modesti tipografi che svolsero una qualche attività non vi prosperarono, né l'iniziativa del Cesano era destinata ad aver maggior fortuna. Allo stato attuale delle ricerche bibliografiche sulla stampa pesarese, invero assai poco progredite, appare che il primo prodotto della nuova stamperia sia stato il libro di Girolamo Muzio Tre testimoni fedeli: Basilio,Cipriano,Ireneo (Pesaro 1555).
Morto il Cesano nel 1559, gli eredi liquidarono dopo pochi anni la bottega di Venezia e ne trasportarono l'attrezzatura e le serie di caratteri a Pesaro. Nel 1561 associarono a loro il B.; la società ebbe la ragione "Eredi di Bartolomeo Cesano e Guid'Ubaldo Bicillo compagni". La marca tipografica rappresentava un serpente attorcigliato tra le fiamme con il motto: "Così a ciascun nocente / sì come quel serpente". Le edizioni di questa società non furono numerose e sono oggi rarissime. Sono da ricordare dell'Ariosto Le satire con alcune altre cose di nuovo aggiunte, "In Pesaro, Appresso gli heredi di Bartolomeo Cesano et Guid'Ubaldo Bicillo da Urbino Compagni. L'Anno MDLXI". Altra edizione oggi rarissima è quella dei Cinque canti di un nuovo libro di M. Lodovico Ariosto i quali seguono la materia del Furioso. Di nuovo con somma diligenza ristampati..., "InPesaro, per gli Heredi di Bartolomeo Cesano Et Guid'Ubaldo Bicille (sic) da Urbino Compagni, l'Anno MDLXI". Si conoscono di questa edizione non più di tre esemplari. Essa però non è altro che un "ringiovanimento" della precedente pubblicata dal solo Cesano, in Pesaro nel 1556, alla quale è stato sostituito il frontespizio. La società pubblicò anche nel 1561 le Osservazioni sulla volgar lingua di Lodovico Dolce, ampliamento del testo stampato nel 1552 in Venezia dai Giolito.
Non da notizie dirette, ma da sottoscrizioni editoriali, si apprende che la società era già sciolta nel 1563, quando Le donne illustri del Furioso di M. Pier Mattheo Antonelli della Pergola furono stampate a Pesaro, "Appresso gli Heredi di Bartolomeo Cesano". Così pure Le malizie bettine di Girolamo Muzio compaiono stampate in Pesaro nel 1563 dai soli eredi del Cesano.
Del B. non si hanno più notizie: è probabile che sia morto attorno al 1562.
Fonti e Bibl.: G. M. Mazzuchelli,Gli Scrittori d'Italia, II, 1, Brescia 1759, p. 243; G. Carducci,La gioventù di Lodovico Ariosto e la poesia latina in Ferrara, in Ediz. naz. delle opere, XIII, Bologna 1944, p. 143; T. Landoni,Due rarissimi componimenti di L. Ariosto con la notizia di una stampa delle satire e d'altra del Furioso ignote, Bologna 1881, pp. 249 ss.; G. Agnelli-G. Ravegnani,Annali delle edizioni ariostee, Bologna 1933, I, p. 301; II, p. 18.