Montefeltro, Guidantonio da
Figlio (1378-1443) di Antonio e di Agnesina dei Prefetti di Vico, fratello di Battista, divenne signore di Urbino nel 1405 succedendo al padre, e seppe col mestiere delle armi tradizionale nella sua famiglia, e con abilità politica continuare e consolidare quella che era stata la principale opera paterna, la fondazione dello stato di Urbino. Dal padre ereditò anche l'amore per la cultura e in particolare per la poesia in volgare. A questa inclinazione contribuì certamente la presenza in Urbino di uomini come il Serdini e Buonaccorso da Montemagno, amici del suo giovane segretario Angelo Galli, poeta anch'esso non del tutto mediocre. Anche di Guidantonio ci è pervenuto un sonetto, in un manoscritto della Bodleiana di Oxford, il quale contiene fra l'altro anche molti componimenti di D., specialmente le canzoni morali. In quei versi non è difficile cogliere un'eco di letture dantesche.
Bibl. - L. Michelini Tocci, Introduzione a Il D. Urbinate della Biblioteca Vaticana (Codice Urbinate latino 365), Città del Vaticano 1965, 14-17.